La Nuova Sardegna

Sassari

Alla Multiss 160 licenziamenti in vista

Alla Multiss 160 licenziamenti in vista

L’azienda ha avviato le procedure per il 2015. Non si conosce l’importo dei fondi regionali per proseguire fino a dicembre

22 ottobre 2014
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SASSARI. Alla fine sta avvenendo quello che i lavoratori e i sindacati temevano. La Multiss ha avviato le procedure di licenziamento per i 160 dipendenti. Che partiranno dal gennaio del 2015. Mentre negli istituti superiori è sempre più caos perchè l’azienda non può, con gli operai in cig e i finanziamenti ridotti, garantire manutenzioni e disinfestazioni.

L’avvio della procedura di licenziamento è un fatto obbligato, nel senso che in assenza di qualsiasi certezza sulle risorse disponibili per proseguire l’attività il prossimo anno, ma anche con la spada di Damocle di una chiusura definitiva della partecipata con la riforma delle Province, la dirigenza della società in house deve mettere in moto il meccanismo. Intanto si è già aperto ieri sera il confronto tra il management e sindacati e questa mattina gli operai si riuniscono in assemblea. Per quanto riguarda l’attività della Multiss fino a dicembre anche in questo caso si vive alla giornata. Dopo il pressing dei lavoratori e dei sindacati che hanno attuato diverse e clamorose manifestazioni di protesta, il consiglio regionale, in fase di assestamento di bilancio (che ha avuto ieri il via libera definitivo dall’aula), ha approvato l’erogazione di 5 milioni di euro a favore delle Province titolari di società in house. Ma ancora non si conosce quale quota dei 5 milioni di euro andrà a favore della Provincia sassarese. La speranza è che vengano destinati fondi sufficienti, ed occorrerebbe almeno un milione e mezzo, per poter riprendere appieno il sempre più indispensabile lavoro di manutenzione e di disinfestazione degli istituti scolastici, dove topi, insetti e rotture di impianti stanno mandano in tilt l’attività didattica.

Le somme che arriveranno dalla Regione sono stati attinte dal fondo per l’occupazione e sono vincolate all’utilizzo per questo scopo. Per la Provincia si tratta di una boccata d’ossigeno. Considerato che tra i tagli del fondo unico regionale solo parzialmente ripristinati dalla giunta Pigliaru e del patto di stabilità, la mazzata dei due milioni di euro che dovrà pagare allo Stato per sostenere gli ottanta euro in busta paga dati dal governo Renzi agli italiani, l’ente di piazza d’Italia ha fatto fatica a far quadrare i propri conti.

Ma su tutto pesa la riforma degli enti locali, che ancora deve essere approvata. Se le partecipate dovranno scomparire, chi gestirà i servizi? Tanto per dare qualche numero, la Multiss assicura le disinfestazioni degli spazi pubblici in novanta Comuni delle Province di Sassari e di Olbia- Tempio.Quelle competenze saranno trasferite ai Comuni, oppure alle Unioni dei Comuni? Ma allora i centri di spesa si moltiplicherebbero alla faccia dei risparmi e della riorganizzazione dei servizi invocati dal governo. Oppure sarà la Regione a prendere in carico le competenze? Interrogativi che sono da sciogliere, mentre continua a restare in forse lo stipendio futuro di tanti capifamiglia.

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