La Nuova Sardegna

Sassari

Nessuna speranza per Riccardo Fiori

di Pinuccio Saba
Nessuna speranza per Riccardo Fiori

Il giovane imprenditore caduto dalla moto è tenuto in vita dai macchinari in attesa di un possibile espianto degli organi

20 ottobre 2014
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SASSARI. Non ci sono più speranze per Riccardo Fiori, l’imprenditore di 31 anni che nella notte fra venerdì e sabato è caduto rovinosamente dalla proprio moto a Predda Niedda, mentre rientrava a casa. Anche gli ultimi accertamenti tecnici hanno dato responso negativo e il giovane è tenuto in vita solo dalle macchine, in attesa che si possa procedere a un eventuale espianto degli organi.

Riccardo Fiori era ricoverato nel reparto di rianimiazione dell’ospedale civile, dopo esser stato sottoposto a un lunga e delicato intervento chirurgico che si era reso necessario per cercare ridurre una imponente emorragia.

Le sue condizioni erano comunque apparse gravissime ai primi soccorritori del 118: il giovane imprenditore è caduto mentre percorreva la nuova rotatoria realizzata a Predda Niedda. Probabilmente Riccardo Fiori è stato sbalzato dal “TMax” ed è finito contro il cordolo che delimita la carreggiata. L’allarme è stato dato da un automobilista che ha notato lo scooter in mezzo alla rotatoria e il guidatore riverso sulla strada. Il giovane è stata trasportato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale civile di Sassari dove i medici si sono subito resi conto della gravità delle ferite riportate da Riccardo Fiori, e ne hanno disposto l’immediato trasferimento nel reparto di rianimazione. Poche ore dopo il ricovero, però, le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate, circostanza che ha indotto i medici a sottoporre il giovane a un intervento chirurgico per cercare di ridurre alcune criticità.

Per tutta la giornata di ieri i medici hanno sperato di riuscire a salvare Riccardo Fiori, anche se le condizioni del giovane erano gravissime. Ieri sera l’equipe di neurochirurgia ha effettuato l’ultimo accertamento tecnico che ha emesso un responso agghiacciante: nessun segnale elettrico sul tracciato encefalografico.

Conosciutissimo in città per i suoi trascorsi sportivi, Riccardo Fiori rientrava a casa dove vive con la compagna e un bambino in tenera età. Dopo aver lavorato per diverso tempo in Costa Smeralda, era rientrato in città e da qualche anno gestisce lo storico “Caffè Mokador” in piazza Castello. E grazie al suo impegno anche in gare e manifestazioni a scopo benefico, il Mokador è diventato un punto di riferimento per numerosi sportivi, frequentato da diversi giocatori della Dinamo e della Torres. E in segno di solidarietà, ieri gli Ultras hanno seguito in silenzio la gara che si è giocata al Vanni Sanna.

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