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Festeggiato il compleanno del primo orto urbano

Festeggiato il compleanno del primo orto urbano

SASSARI. È stata una giornata all’aria aperta, allegra perché si stava festeggiando un compleanno. C’era molto entusiasmo sabato a Monserrato per il primo anniversario dell’Orto di Rizzeddu...

20 ottobre 2014
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SASSARI. È stata una giornata all’aria aperta, allegra perché si stava festeggiando un compleanno. C’era molto entusiasmo sabato a Monserrato per il primo anniversario dell’Orto di Rizzeddu Monserrato, il primo orto urbano di Sassari realizzato in via Washington nell'area situata tra la scuola elementare e la chiesa parrocchiale. «Un’area simbolica – racconta Simone Maulu, uno dei promotori della iniziativa con i residenti del quartiere, volontari e urbanisti – dove un tempo sorgevano i capannoni di “Monte Lepre” che da capannoni militari della seconda guerra mondiale divennero le abitazioni delle prime famiglie che popolavano il rione di Rizzeddu. Ogni capannone era circondato da un pezzo di terreno e ogni famiglia aveva un orto. Nei primi anni ’80 i capannoni vennero abbattuti e alle famiglie vennero consegnate le case. È qui che un anno fa è nato il primo orto urbano si Sassari.

«L’eliminazione dello stato di degrado – spiegano Maulu e Veronica Olmeo - e la qualità degli spazi rappresentano soprattutto il mezzo e non il fine dell’iniziativa, che ha come obbiettivo ultimo lo sviluppo della socialità locale, rafforzando le relazioni, la solidarietà e il senso di affezione degli abitanti ai luoghi. Tant’è vero che ormai questo spazio è diventato un punto di ritrovo per gli abitanti del quartiere e soprattutto per i bambini della scuola elementare di via Washington che ogni giorno dopo la scuola ci vanno a giocare e a volte a fare anche i compiti».

La giornata comprendeva diverse attività: piantare l’orto invernale dopo il raccolto dell’estate, un pranzo collettivo, i laboratori con i bambini.

La mattina alcuni anziani del quartiere hanno insegnato ai bambini come si coltiva l’orto osservando la natura e mettendo in pratica antichi saperi. All’ora di pranzo i ragazzi dell’Associazione studenti della facoltà di Agraria hanno preparato la pecora bollita e il pane Tzichi che è stato offerto agli abitanti.

«Nel pomeriggio Vlatka Colic – concludono gli organizzatori –, una ragazza croata assegnista di ricerca presso la Facoltà di Architettura e residente nel quartiere, ha curato un laboratorio per i bambini che hanno progettato con il polistirolo modellini dei giochi che loro vorrebbero che venissero realizzati nello spazio adiacente all’orto. I piccoli hanno realizzato diversi modellini colorati, tra cui una casetta, dei piccoli tavolini, un’altalena». L’iniziativa ha ricevuto i complimenti e l’appoggio del sindaco Sanna che è passato a salutare gli abitanti.

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