La Nuova Sardegna

Sassari

E dopo la tempesta il Pd trova l’accordo: eletti i segretari

di Vincenzo Garofalo
E dopo la tempesta il Pd trova l’accordo: eletti i segretari

Giampiero Cordedda provinciale e Fabio Pinna cittadino Ma ora si deve affrontare il nodo politico del Comune

19 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La partecipazione non è da record (al momento della votazione in sala c’erano meno di cento presenti), il risultato, visti i trascorsi e le tempeste sparse in tutta l’isola, è sicuramente da scrivere in grassetto negli annali: il Partito democratico sassarese ha eletto Giampiero Cordedda segretario provinciale e Fabio Pinna segretario cittadino.

Entrambi eletti all’unanimità, per alzata di mano, ed entrambi eletti senza avversari. Cordedda e Pinna si sono presentati ai congressi di ieri in qualità di candidati unitari. Un’intesa quasi senza precedenti per il litigioso partito Dem, frutto di una complicata tela di incontri e accordi intessuta per settimane dai tanti capibastone, culminata con il ritiro, a inizio settimana, della candidatura di Luca Taras (indicato dall’asse Manca-Giagu) alla segreteria cittadina.

Proprio a Taras, in base alle strette di mano fra i maggiorenti del partito, dovrebbe andare la presidenza dell’assemblea cittadina, e uguale trattamento di rispetto per le correnti minoritarie di casa Pd dovrà essere garantito al momento della scelta dei direttivi. Certo, ora che i nuovi segretari e le assemblee provinciale (72 membri) e cittadina (68 rappresentanti) sono state elette all’unanimità, tutto sembra in discesa.

Ma i problemi del Pd sassarese non sono evaporati per magia, e sarà impossibile nasconderli sotto il tappeto. Già da domani i due segretari dovranno lavorare per risolvere il problema politico primario, ossia il divario di intenti, e di poltrone, che separa il sindaco Nicola Sanna e il suo stesso gruppo consiliare. E poi c’è da ridisegnare un partito che nella città di Sassari è senza segretario da quasi tre anni.

Un’idea per la rifondazione l’ha data dal palchetto del congresso l’ex sindaco e ora presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau: «Il Pd ha il compito e la responsabilità di portare la città e la regione fuori dal guado della crisi. Per fare ciò serve un partito diverso, che si riorganizzi facendo dei circoli i punti di riferimento per i cittadini», ha detto Ganau. «Serve un rinnovamento vero, non formale, per diventare un partito dove maggioranza e minoranza si distinguano per le idee, e non per le simpatie o le ambizioni personali».

Un appello al cambiamento che i due neo segretari hanno raccolto in pieno: «Chiedo a tutti di mettersi a disposizione per porre fine ai litigi fra di noi e far vedere all’esterno quanto di buono il Pd riesce a fare - ha detto Giampiero Cordedda -. Lavoreremo affinché Sassari diventi sempre più un punto di riferimento per l’intero nord ovest, una guida che gli stessi centri minori chiedono di avere. Convocherò subito un’assemblea con gli amministratori locali per analizzare insieme la riforma degli enti locali che si sta discutendo alla Regione, e di cui non tutti sono al corrente».

Unità e rinnovamento fanno parte anche del dizionario di Fabio Pinna: «Sento che oggi cogliamo un’importante occasione per chiudere un periodo, lungo e travagliato - ha esordito il segretario cittadino - nonostante le vittorie elettorali il Partito non è riuscito a capitalizzare questi risultati, sprecando l'energia positiva trasferita dai cittadini e utilizzandola solo per segnare contrapposizioni legate a questioni interne. Cominciamo a usare queste energie per ridefinire i lineamenti di un Partito che deve ridare sicurezza e speranza a un popolo stremato dalle mille difficoltà». Un obiettivo che, come ha detto il presidente del comitato provinciale di garanzia, Franco Borghetto, «politicamente, va costruito, partendo da oggi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative