La Nuova Sardegna

Sassari

«Riappare il partito del muretto a secco»

di Giovanni Bua
«Riappare il partito del muretto a secco»

Demontis duro dopo la bocciatura della sua proposta sui fondi al “De Carolis”: lo ripresenterò, ma basta voti segreti

18 ottobre 2014
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SASSARI. «Un emendamento a costo zero. Che aveva come unico scopo quello di cancellare un ingiustizia. Impallinato dal solito partito del muretto a secco che presto non avrà più modo di operare in consiglio regionale, e nella politica sarda». Non è uno che si fa intimidire Salvatore Demontis, e la bocciatura l’altro ieri del suo emendamento all’assestamento di bilancio (unico di quelli proposti dalla maggioranza) affondato dal consiglio regionale a scrutinio segreto (28 voti contrari, 26 a favore e 1 astenuto) non lo preoccupa. «Era per risolvere una nota incongruenza tra due leggi regionali per la quale spiega Demontis – l’Ente Concerti De Carolis dal 2009 non può ricevere finanziamenti, al contrario del lirico di Cagliari. La legge del 6 dicembre 2006 rinviava infatti la possibilità di finanziamento (mediante stipula di convenzioni) all'approvazione del documento di programmazione regionale triennale in materia di spettacolo. Principio giustissimo ma dal 2006 ad oggi, otto anni quindi, il "documento di programmazione regionale triennale in materia di spettacolo" non è mai stato approvato». Battaglia nobile, che «poteremo comunque a termine – sottolinea determinato Demontis –. Non sono preoccupato per l'Ente Concerti, che versa come noto in una sotuazione economica drammatica. Lo riproporremo l'emendamento e sarà approvato».

A preoccupare, o meglio far arrabbiare, Demontis è lo sgambetto politico. «L’altro ieri in Consiglio Regionale il partito del muretto a secco è emerso per la prima volta anche in questa legislatura – attacca il consigliere reigonale –. Come avvengono materialmente queste cose? Alcuni componenti della maggioranza (i franchi tiratori) propongono segretamente alla minoranza di chiedere il voto segreto. La minoranza svolge il suo ruolo (non possono essere certo considerati loro i franchi tiratori) e chiede il voto segreto».

Chi sono i franchi tiratori? «Sono almeno 5 quelli che lo hanno proposto alla minoranza – attacca Demontis –. Non è stato un voto contro l'Ente concerti è stato contro di me, perché evidentemente alcune mie posizioni hanno disturbato. So che non fanno parte del Pd e credo di sapere chi sono. Il partito del quale faccio parte, il Partito democratico, avrà in futuro, a maggior ragione, la responsabilità di cambiare questa politica vecchia e stantia e, dopo l’elezione del nuovo segretario, lo faremo con grande energia. Per quanto mi riguarda – chiude Demontis – proporrò che mio partito presenti una legge per l'abolizione del voto segreto».

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