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Le parabole ora sono in limba

Le parabole ora sono in limba

L’ultimo lavoro di don Ignazio: la nascita di Gesù in logudorese

18 ottobre 2014
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ITTIRI. Don Innatziu. Sono sufficienti queste due parole per individuare, a Ittiri e dintorni, il personaggio che moltissimi, anziani e giovani, chiamano confidenzialmente col solo nome Innatziu. Non è necessario, infatti, aggiungere il cognome, Carassino, per capire che si sta parlando di lui, del prete “speciale”, con la passione per la lingua sarda, la sua, in versione rigorosamente logudorese, e in rima. Una lingua della quale il sacerdote si serve per la sua missione pastorale e che, nero su bianco, ha voluto usare per «E contamus in Limba...», una raccolta di 20 parabole e una commedia, in due atti, sulla nascita di Gesù. Sono il frutto del suo ultimo lavoro letterario che, fresco di stampa, don Ignazio consegna a quanti incontra nel suo contatto quotidiano, fedeli ma anche estimatori sul fronte poetico-letterario. Don Carassino rappresenta infatti per Ittiri e per il Logudoro una grande risorsa culturale con particolare riferimento alla lingua sarda. Lui, per volere dell’amministrazione comunale, fa parte della commissione che valuta gli elaborati del concorso letterario “Limba e Ammentos” che, tutti gli anni, premia i migliori poeti e scrittori in limba. Nelle Parabulas de su Signore che si chiudono ciascuna con un proverbio sardo, si coglie tutta l’umanità che i versi di don Ignazio vogliono esaltare nel quadro del disegno evangelico che trovano la massima espressione nella sottolineatura che vede i proverbi come sentenzias divinas (sentenze divine) in quanto ribadisce il sacerdote-poeta: in sos dicios sa fide (nei proverbi si trova la fede). Il libro non riporta il prezzo di copertina ma viene indicato il conto corrente n° 40920142 per versamenti a favore dell’associazione Mondo X Sardegna di Padre Salvatore Morittu.

Vincenzo Masia

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