La Nuova Sardegna

Sassari

Una coop sociale per gli svantaggiati

Una coop sociale per gli svantaggiati

Il salto di qualità delle “Serre di Gulliver”: undici persone al lavoro grazie a un’iniziativa del Plus Anglona-Coros-Figulinas

17 ottobre 2014
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OSILO. Dall’assistenza all’impresa, da quello che viene definito il “maternage” pubblico al mare aperto del mercato, dalla percezione di sé come utente del servizio sociale al sentirsi un lavoratore a tutti gli effetti. E’ il decisivo salto di qualità che si accingono a compiere gli undici utenti inseriti nel progetto “Le serre di Gulliver”, promosso e finanziato dal Plus Anglona-Coros-Figulinas per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. «E’ il sogno che si avvera – è stato detto nel corso della Conferenza di servizi riunita in Provincia per la presentazione del piano d’impresa –, un momento storico se riferito alla nostra piccola storia locale».

Ed un momento che ha suscitato sentimenti forti nel corso della conferenza. Entusiasmo e soddisfazione, come quella manifestata dal sindaco di Osilo, Nanni Manca, che ha sottolineato come «si tratti di una straordinaria buona pratica, di una esperienza che va divulgata in tutti i modi, e che possiede tutti i requisiti – coraggio, realismo, visione, solidarietà – che spesso il presidente del consiglio Renzi pone a base della sua azione, per cui – ha concluso il sindaco – a lui, e ai vertici della Regione, ci impegniamo a farla arrivare, perché venga valutata e sostenuta per quello che merita». Ma anche forti emozioni, soprattutto dopo l’intervento di Barbara Calabrese che, con la proiezione di alcune slides e col suo racconto del percorso compiuto dalle serre, dal loro stato di totale abbandono iniziale alla realtà produttiva che oggi sono diventate, ha toccato in profondità il cuore di tutti i presenti. Il segno della svolta è dato dal passaggio della gestione delle serre dall’ente pubblico – il Comune di Osilo, che nella sua veste di ente capofila del Plus ne ha curato finora l’attività – alla costituenda cooperativa sociale, che avrà il compito di fare impresa – ancorché “sociale” – con tutte le responsabilità, gli obblighi, i rischi, ma anche le opportunità che questo comporta.

«E’ l’epilogo – ha detto il coordinatore dell’ufficio di piano del Plus, Mario Bonu – di una scommessa che a suo tempo qualcuno definì “temeraria”, che ci provoca, bisogna ammetterlo, anche un po’ di ansia e di preoccupazione per il futuro di quello che è come un nostro “figlio”, ma che è la naturale evoluzione, il passaggio alla maturità di un progetto davvero unico nel suo genere».«Un progetto che ha una sua peculiarità anche a livello nazionale – ha ribadito Massimiliano Muggianu, il consulente con una lunga esperienza nel campo della cooperazione sociale fra Sardegna e Veneto, che ha elaborato per conto della Sarvex il piano aziendale – perché raramente si è visto un impegno di questo tipo da parte delle istituzioni pubbliche, che si fanno esse promotrici della costituzione di una impresa sociale».

Un’impresa nella quale le stesse istituzioni pubbliche – i 23 Comuni del Plus, o quelli che fra di essi lo vorranno – entreranno nella qualità di soci costituenti, a garanzia delle grandi risorse materiali che verranno affidate alla cooperativa – due serre attrezzate di tutto punto, macchine agricole, spogliatoi e servizi, moderni impianti tecnologici – ma a garanzia, anche, del mantenimento della vocazione originaria del progetto, che vuole offrire opportunità di occupazione stabile a quelle persone svantaggiate che, diversamente, non potrebbero neppure aspirare ad un lavoro precario. Ed una impresa, è stato detto, che vuole avere per “compagni di viaggio”, chi ha condiviso il percorso delle Serre di Gulliver; chi valorizza produzioni locali e stili di impresa che puntano sul valore delle persone; chi vorrà condividere percorsi di consapevolezza, apprendimento, formazione; chi riconosce nella terra un bene da tutelare e restituire alla produzione alimentare (proprietari di terreni improduttivi e da riqualificare).

Nel dibattito sviluppatosi intorno alla presentazione del progetto, sono intervenuti, oltre all’assessore provinciale alle Politiche sociali, Marisa Porcu Gaias, che ha avuto parole di grande incoraggiamento per l’iniziativa, il sindaco di Osilo, Nanni Manca, che ha sottolineato l’importanza del momento ed il rinnovato impegno che i Comuni devono mettere in campo a sostegno del nuovo corso, i sindaci dei Comuni di Perfugas, Mario Satta, di Nulvi, Mariolino Buscarinu, di Tissi, Mauro Scarpa, insieme ad altri assessori dei Comuni dell’ambito, ed al rappresentante della Asl, Francesco Cattari, che hanno valutato in maniera estremamente positiva il cammino fin qui percorso, ed hanno dichiarato la propria disponibilità ad essere ancora partecipi dell’impresa.

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