La Nuova Sardegna

Sassari

«Isoliamo i bulli senza averne paura»

di Giovanni Bua
«Isoliamo i bulli senza averne paura»

Sassari, il sindaco Sanna ha visitato la suora 83enne cui hanno incendiato il velo: «Ha passato una notte un po’ agitata ma ora sta bene ed è serena»

17 ottobre 2014
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SASSARI. «La nostra non è una città violenta. E il modo migliore di renderla ancora più accessibile e sicura e riappropiarsene. Riprendersi le nostre vie, le nostre piazze». È colpito il sindaco Nicola Sanna, appena uscito dall'Istituto delle Pie sorelle educatrici dove ha incontrato l’anziana suora vittima dell’inspiegabile atto di bullismo con un giovane, aizzato da altri due, che ha dato fuoco al velo che portava in capo, rischiando conseguenze drammatiche. È colpito, anche se in parte rasserenato dalle parole scambiate con la 83enne. Che a quanto racconta ha pregato a lungo proprio per i tre ragazzi che ieri l’hanno aggredita.

«La suora sta bene – sottolinea il primo cittadino che l'ha incontrata assieme alle altre consorelle e alla madre superiora dell'istituto di piazza d'Armi – ha passato una notte un po’ agitata, come comprensibile. Ma nel complesso l'ho trovata abbastanza serena».

Poi la grande preoccupazione del sindaco, che solo qualche giorno fa ha affrontato un’ altra situazione non semplice a pochi passi dal Comune, con l’aggressione di un professore universitario da parte di un gruppo di ragazzi. «Frequentiamo e viviamo Sassari, appropriamoci delle nostre vie perché soltanto in questo modo la rendiamo più accessibile e sicura e, soprattutto, non la lasciamo nelle mani di soggetti irresponsabili che non hanno rispetto del prossimo. Sono convinto che in città non ci sia un allarme violenza urbana ma episodi che, di qualunque portata essi siano, debbano essere isolati».

«Dobbiamo essere una comunità attenta e non fare di tutta un'erba un fascio – ha proseguito Nicola Sanna – dobbiamo cercare anche di "intercettare" certe problematiche, quindi anche i giovani che devono essere impegnati in attività costruttive».

«In città la sicurezza non manca – ha concluso Nicola Sanna–. Lo dimostra il fatto che, nel caso specifico, la polizia è intervenuta tempestivamente. Allora se Sassari vuole essere città aperta deve vivere le sue vie, le sue piazze e non ci deve essere una chiusura. Perché Sassari non è una città violenta e questi episodi che vanno condannati devono essere isolati. Il modo migliore è prenderci la nostra città, le nostre strade, le nostre piazze. Viverle. E renderle migliori».

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