La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, il vescovo superstar per il Beato Zirano

di Vannalisa Manca
Sassari, il vescovo superstar per il Beato Zirano

Padre Paolo Atzei e il sindaco Nicola Sanna sul palco con Benito Urgu e trenta artisti alla festa in onore del frate martire - VIDEO

14 ottobre 2014
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SASSARI. “Whisky birra e Johnny cola” è un brano che i Barrittas avevano cominciato a suonare negli Anni 60, ma è una canzone tanto orecchiabile e simpatica che in Sardegna e non solo, coinvolge sempre il pubblico. Soprattutto perchè a intonarla sul palco c’è il comico-cabarettista Benito Urgu che strappa applausi a ogni suo gesto.

Ma domenica sera, a cantare “su conte, su barone e s’autista” c’era un trio d’eccezione: appunto Urgu, il sindaco Nicola Sanna e - autentica superstar - l’arcivescovo padre Paolo Atzei, il quale - come ha commentato più d’uno tra i diecimila divertiti spettatori che hanno affollato piazza d’Italia - «non ha steccato e sapeva ogni parola della canzone».

Un’autentica sorpresa per una serata particolare, quella organizzata a corollario delle manifestazioni per onorare la beatificazione di Padre Francesco Zirano, il frate francescano martirizzato ad Algeri nel 1603. La cerimonia solenne si è tenuta domenica mattina in piazzale Segni. La serata in piazza d'Italia ha avuto l'omaggio di una trentina di artisti, gruppi compresi, che con grande affetto ed esibendo le loro migliori qualità, hanno dato il tocco decisivo alla giornata.

Ad organizzare dal nulla la serata sono stati soprattutto Agostino Ruzzu, Simonetta Pietri, poi Antonello Fresu e Stefania Faggiani, due coniugi educatori e animatori di spettacoli. «Per me, che pur l’avevo pensata - dice l’arcivescovo - è stata una vera sorpresa. La prima bozza di programma ha avuto uno sviluppo tale di adesioni che alla fine è stato giocoforza dire basta». La folla è andata man mano fino a riempire la piazza e a sentirsi coinvolta dalle ottime performance dei gruppi e dei singoli artisti. «Discorso a parte - sottolinea padre Atzei, col sorriso stampato sul volto - merita Benito Urgu, per la sua capacità di coinvolgimento della folla grazie alla sua comicità. Addirittura ha coinvolto sindaco e vescovo che ritenevano di poterlo 'controllare' e invece hanno dovuto subire anche loro il quasi assoluto dominio della piazza da parte di Benito e, in qualche misura, ne sono stati complici...». E a trascinare la folla al suono di “Whishy birra e Johnny cola”, sono stati un vescovo-frate francescano e il primo cittadino. Ne è nato uno spettacolo esilarante che ha fatto ridere tutta la piazza.

A tenere il filo del discorso su Padre Zirano, è stato l'attore Daniele Monachella che ha letto in quattro momenti distinti stralci della biografia del Beato.

A presentare è stato Antonello Fresu, mentre la moglie Stefania dettava l'ordine e i tempi d'intervento.

Ad aprire la serata gli Sbandieratori musici di Sassari, poi i gruppi folk di San Nicola di Sassari, Sennori-Janas, Ittiri Cannedu e Olmedo Nostra Signora di Talia. Quindi i Cori di Usini e Logudoro di Usini, degli Amici del canto sardo e Inoria Bande col suo ormai famoso organetto. Poi le esibizioni di Andrea Poddighe, Maria Speranza Russo, Gabriele Masala, Roberto Acciaro, Bianca Atzei, Maria Giovanna Cherchi, Simonetta Spiri. Infine, le corali di Vivaldi, Nova Euphonia, gli #Hashtag (X Factor 2014), il gruppo dei Bertas e quello dei Tazenda.

Una serata che si è aperta intorno alle 20, ma prima della mezzanotte, tutti a casa. Però il lungo giorno di Padre Zirano si è concluso nel cortile del Seminario con l'invito per tutti gli artisti. Anche qui, canti in successione. Fino alle 2 del mattino. «Una bellissima, indimenticabile, lunga giornata che la Città di Padre Zirano ben meritava», commenta soddisfatto l’arcivescovo Paolo Atzei.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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