La Nuova Sardegna

Sassari

Rissa con bastoni per la pasticceria contesa: cinque feriti e sette arrestati

di Gianni Bazzoni
Rissa con bastoni per la pasticceria contesa: cinque feriti e sette arrestati

I carabinieri hanno fermato i componenti di due nuclei familiari, nello scontro sono stati usati anche attrezzi da lavoro

14 ottobre 2014
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SORSO. Rissa tra due nuclei familiari, ieri sera, per una pasticceria contesa. Solo l’intervento dei carabinieri (che hanno avuto anche il supporto della polizia municipale) ha evitato conseguenze ancora più gravi. Nello scontro, infatti, sono comparsi bastoni e attrezzi da lavoro.

Alla fine il bilancio è di cinque feriti e sette arrestati con l’accusa di rissa aggravata. Questa mattina compariranno in Tribunale a Sassari per la conferma dei provvedimenti.

Gli arrestati sono Maria Antonietta Manunta, 63 anni; i fratelli Augusto e Piero, di 65 e 73; il figlio della donna, Maurizio Colombino, 44.

E gli “avversari”: Anna Maria Casu, 63 anni, con i figli Moreno e Andrea Collu, di 44 e 37 anni, tutti di Sorso (e tra l’altro legati da rapporti familiari, se si considera che Andrea Collu ha sposato una figlia di Maria Antonietta Manunta).

La storia. La contrapposizione nasce per una pasticceria contesa che si trova proprio in via Tibula, dove si è verificato il violento scontro tra i due nuclei familiari. L’attività era di proprietà del marito di Maria Antonietta Manunta ed era stata data in gestione per sei anni a uno dei fratelli Collu. Tutto normale, fino alla scadenza del contratto con la notifica della disdetta del contratto nei termini stabiliti. E sempre in riferimento alle norme, il gestore ha fatto presente di avere diritto al versamento di 18 mensilità. La pasticceria, comunque, da settembre è chiusa e le discussioni tra le due parti contrapposte si sono susseguite con animi tutt’altro che tranquilli. Dentro il locale, inoltre, sarebbero rimasti materiali e merci di proprietà dei gestori.

La rissa. Quello che è successo ieri sarà chiarito nei dettagli oggi davanti al giudice. Pare comunque che ci sia stato il tentativo dei Collu di entrare nel locale con l’intento di recuperare dei materiali e che l’iniziativa abbia suscitato la reazione dei proprietari. Dalle parole ai fatti, la situazione è degenerata rapidamente. Sono volati pugni e calci, poi sarebbero comparsi bastoni e alcuni attrezzi da lavoro. Il pronto intervento dei carabinieri ha scongiurato conseguenze ben più gravi, anche se per i militari non è stato semplice placare gli animi e separare i contendenti. Alla fine sono state sette le persone arrestate, cinque uomini e due donne. Sei hanno riportato ferite e lesioni giudicate guaribili con un massimo di otto giorni di cure. Tutti sono stati visitati in caserma dal medico che è stato fatto intervenire su richiesta dei carabinieri che stanno seguendo la vicenda.

A tarda sera, dopo la contestazione del reato di rissa aggravata, i fermati sono stati accompagnati nelle rispettive abitazoni in regime di detenzione domiciliare. Questa mattina tutti compariranno davanti al giudice monocratico per la convalida dell’arresto e potranno così spiegare le loro ragioni. E anche perché il confronto è degenerato sino allo scontro fisico e all’uso di armi improprie.
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