La Nuova Sardegna

Sassari

Tragico volo, studentessa sassarese muore a 16 anni

Tragico volo, studentessa sassarese muore a 16 anni

Giù dal quinto piano. La ragazza aveva partecipato a una festa con le amiche ma poi era andata via da sola

13 ottobre 2014
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SASSARI. Aveva sedici anni e sabato sera era a una festa, ma è andata via da sola prima degli altri. L’hanno trovata all’1.30 nel cortile del suo palazzo, morta sul colpo dopo un volo dal quinto piano. Un salto nel vuoto senza alcuna spiegazione. Una studentessa sassarese se n’è andata così. A questa tragedia apparentemente inesplicabile dovrà dare le risposte la famiglia della ragazza e la polizia, intervenuta sul posto con l’équipe del 118 che ha cercato invano di rianimare la giovanissima. Quel volo nel cuore della notte potrebbe essere stato fatto per una scelta impulsiva, e questa sembra l’ipotesi prevalente, ma nessuno può escludere un incidente domestico o un malore. I genitori in quel momento non erano in casa e nessuno ha visto o ha parlato con la sedicenne dopo che ha lasciato la festa. Se anche sanno qualcosa di più, gli investigatori che si stanno occupando del caso hanno sollevato intorno alla vittima e alla sua famiglia una cortina di riserbo impenetrabile. È un atteggiamento corretto, in considerazione della giovanissima età della ragazza e del rispetto dovuto alla immensa tragedia privata che stanno vivendo i genitori e i familiari della sedicenne, ma anche i suoi amici e i compagni di classe.

La sedicenne morta sabato notte era bella, intelligente, circondata dall’affetto dei suoi genitori e di un gruppo numeroso di amici. Una normale ragazza del suo tempo, dice chi l’ha conosciuta, forse alle prese con le prime delusioni che la vita riserva a tutti. Ieri la notizia della sua morte ha attraversato la comunità degli adolescenti come una scarica elettrica, è volata sulle ali dei social network nella grande piazza virtuale dei giovanissimi. In tanti hanno visitato il profilo Facebook della sedicenne. In quei commenti c’è una “verità” accreditata per ciò che è accaduto l’altra notte, ma nessuna spiegazione perché al momento non c’è una spiegazione. Solo ipotesi. La cronaca della tragedia finisce qui. Ci sono confini che il mondo dell’informazione non può e non vuole varcare, soprattutto quando all’interno del “recinto” ci sono giovanissime esistenze alle prese con le loro fragilità racchiuse dentro scorze che sembrano coriacee. E che invece basta pochissimo per mandarle in frantumi.

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