La Nuova Sardegna

BULZI. Sabato Bulzi avrà un nuovo parroco. Un anglonese proprio come i nuovi parrocchiani che gli sono stati affidati dal vescovo Sebastiano Sanguinetti. Don Pietro Denicu (nella foto) viene, infatti, da Nulvi; è, per così dire, un nulvese doc. La sua designazione va ad infoltire la pattuglia di religiosi anglonesi assegnati a parrocchie della regione in cui hanno avuto i natali, come don Pietro Pruneddu, bulzese che è diventato parroco di Nulvi, don Salvatore Melis, laerrese che fa il curatore di anime a Valledoria e don Gianpaolo Raffatellu, altro bulzese, parroco di Tergu. Diverso almeno in parte si può però dire il percorso compiuto da don Denicu, che ha ricoperto come ultimo incarico quello di viceparroco nella cattedrale tempiese. Un incarico che gli è valsa la riconoscenza dei parrocchiani di Tempio e, soprattutto, dei tanti giovani verso i quali don Pietro ha mostrato, grazie anche alla sua età, una predilezione particolare. Trentunenne, con trascorsi da insegnante di religione nei licei (tipo di scuole che ben conosce per essersi formato in un liceo classico), don Pietro Denicu ha condotto studi presso la Gregoriana di Roma, preceduti da quelli svolti alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna e nell’ateneo sassarese. Uomo colto e dinamico, dovrà occuparsi delle due parrocchie di Bulzi e Sedini. Sabato, alle 16, nella chiesa di San Sebastiano, presidierà la sua prima messa tra i nuovi parrocchiani di Bulzi. Ad attenderlo sulla soglia della chiesa, prima della celebrazione, troverà anche la squadra degli amministratori guidata dal sindaco Stefano Vacca, che porgerà al nuovo parroco gli auguri di un’intera comunità in festa. (g.p.)