La Nuova Sardegna

Sassari

Vigili del fuoco, il Governo apre su sede e organici

di Gianni Bazzoni
Vigili del fuoco, il Governo apre su sede e organici

Il sottosegretario agli Interni Bocci ha incontrato i sindacati Tavolo tecnico su base regionale per valutare le soluzioni

07 ottobre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. C’è un impegno del Governo per incrementare gli organici dei vigili del fuoco nella provincia di Sassari e per trovare una sede di servizio adeguata. A breve verrà istituito un tavolo tecnico su base regionale - quindi con il coinvolgimento delle istituzioni interessate, a cominciare proprio dalla Regione - per esaminare e cercare di dare soluzione alle criticità più importanti: organici, capillarità del servizio, insularità, sistemazione logistica.

La disponibilità dei rappresentanti del Governo e dei vertici dei vigili del fuoco è frutto dell’azione continua delle organizzazioni sindacali che non hanno mai smesso di sottolineare la specificità della Sardegna, l’estensione geografica e le complessità del territorio del Sassarese e le competenze che - a seconda delle specialità - si estendono a tutta l’isola. Cgil-Fp, Cisl-Fns e Uilpa-Vvf (con i segretari provinciali Roberto Maninchedda, Michele Spanu e Davide Corveddu) hanno consegnato un documento al sottosegretario agli Interni Gian Piero Bocci in occasione della visita per l’inaugurazione del distaccamento della Maddalena. Il vice ministro era accompagnato dal capo del Dipartimento Alberto Di Pace e dal capo dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi. «Ora tutti sono informati e a conoscenza della situazione – hanno spiegato i sindacati - e l’auspicio è che anche la politica regionale faccia la sua parte nel sostenere un piano sul quale c’è la disponibilità al confronto da parte del Governo nazionale».

Sede centrale- logistica. La sede di piazza di Conte di Moriana non è più funzionale per tutte le attività dei vigili del fuoco. I sindacati hanno denunciato che l’amministrazione spende oltre 75mila euro per un’autorimessa-officina che dista oltre 8 chilometri dalla centrale. A questi si aggiungono altri 300 mila euro per la locazione dell’edificio che ospita la caserma. «Siamo a conoscenza – hanno spiegato Maninchedda, Spanu e Corveddu – della disponibilità di altre aree di proprietà della Provincia dove sarebbe possibile accentrare tutti i servizi e definire un livello operativo di massima efficienza e con un risparmio economico non indifferente».

Organici. Il disegno di riordino eleva la sede centrale di Sassari a “Com1”, e questo richiede un adeguamento dell’organico con una assegnazione di almeno 35-40 unità aggiuntive. Sono numeri indiscutibili, perché servono a giustificare la piena efficienza del Nucleo Nbcr (copre tutta la regione per gli interventi di travaso Gpl e liquidi infiammabili), del Nucleo Lpg e Nr. Stesso discorso per il Gos-movimento terra e per il Saf, oltre che per le sezioni di colonna mobile e quelle attività che la sede centrale della provincia più estesa d’Italia deve mettere in campo.

Distaccamenti portuali. Prima del riordino erano previsti due distaccamenti portuali a Porto Torres e Olbia. Con la rivalutazione, il primo viene declassato e il secondo considerato «da ridefinire». I sindacati hanno messo in evidenza che, per quanto riguarda Olbia, i lavori della struttura sono in fase di esecuzione e che la mancata presenza dei vigili del fuoco costa in termini reali 1,5 milioni di euro «perché il servizio antincendio viene garantito da un privato aumentando le tariffe portuali. La stessa somma sarebbe in grado di coprire il fabbisogno totale dei distaccamenti di Olbia e Porto Torres». C’è da dire che, in termini di spending rewiev, il comando provinciale ha già dato proprio con la rivisitazione dei distaccamenti portuali e la cancellazione della sede di Bono.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative