La Nuova Sardegna

Sassari

Contatori inaccessibili: Abbanoa ha ragione

Contatori inaccessibili: Abbanoa ha ragione

Il tribunale boccia il ricorso di quaranta utenti “assenti” che si opponevano alla richiesta dell’ente

04 ottobre 2014
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PORTO TORRES. I giudici della sezione civile del Tribunale di Sassari hanno dato ragione ad Abbanoa su un ricorso presentato da quaranta cittadini di Porto Torres che si opponevano alla lettera di diffida con la quale l’ente di gestione del servizio idrico intimava agli stessi utenti di collocare il misuratore del consumo idrico in un luogo idoneo.

Il contatore, in pratica, doveva essere individuato preferibilmente nel confine tra proprietà pubblica e privata, entro 30 giorni e con preavviso che in difetto si sarebbe proceduto alla sospensione dell’acqua come da regolamento del servizio idrico integrato.

L’iniziativa portata avanti da Abbanoa si chiamava operazione “Utenti assenti”, dedicata alla messa a norma dei misuratori, e riguardava i casi in cui non era stato possibile eseguire la lettura dei consumi da oltre un anno dei contatori interni alle abitazioni.

«I titolari erano risultati irreperibili oppure non avevano consentito l’accesso ai letturisti - sottolinea in una nota la società Abbanoa -, avrebbero potuto fornire i dati tramite l’autolettura ma non l’avevano fatto: si trattava di un atto dovuto e assolutamente necessario per tutelare tutti i clienti che provvedono regolarmente al pagamento del servizio nei modi previsti dal regolamento, e chi non si fosse regolarizzato avrebbe rischiato lo slaccio».

Quest’ultimo provvedimento, assicura l’ente idrico, sarebbe stato adottato soltanto come ultimo atto e dopo le procedure di preavviso, perchè il gruppo di ricorrenti contestava per un verso il mancato rispetto del regolamento del servizio idrico integrato e per un altro la sua stessa natura di atto normativo. Su questo aspetto il Tribunale ha invece riconosciuto che non c’era alcuna ipotesi di “coercizione” o “indebito condizionamento”, come riportato nell’ordinanza, e dall’esame delle lettere inviate agli utenti si ricavava inoltre che gli organi di Abbanoa sono a disposizione degli stessi utenti destinatari per eventuali chiarimenti.

«Il ricorso teso ad ottenere un provvedimento cautelare che inibisca l’attuazione dell’interruzione del servizio idrico minacciato dalla società Abbanoa – si legge nella sentenza – non merita accoglimento: ciò in quanto dall’esame degli atti non è d’immediata evidenza la presenza del requisito “periculum in mora” (danno causato dal ritardo)».

La campagna di regolarizzazione dei contatori inaccessibili, aggiunge il gestore unico dell’acqua, è a beneficio degli stessi utenti, perchè possono contare su fatture periodiche calcolate sui consumi effettivi, evitare esosi conguagli relativi a lunghi periodi di consumo non registrato. (g.m.)

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