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Sassari

Ersu-caserma: sì dei commercianti sassaresi

Ersu-caserma: sì dei commercianti sassaresi

Il direttivo della Confcommercio appoggia la proposta del sindaco di realizzare in piazza Castello la residenza universitaria - SONDAGGIO

03 ottobre 2014
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SASSARI. L’ipotesi di trasformare in struttura residenziale per studenti la caserma di piazza Castello piace anche ai commercianti. Che anzi, plaudono all’iniziativa del sindaco Nicola Sanna e bocciano la vecchia proposta dell’Ersu di costruire un campus periferico all’americana.

«Non è un mistero - spiega il direttivo territoriale della Confcommercio -, per chi si occupa di strategie di rigenerazione urbana, che il mondo studentesco universitario sia un elemento fondamentale quando si tenta di recuperare aree della città che vivono difficoltà, degrado, spopolamento, impoverimento». È ben noto che proprio i commercianti da sempre si battono perchè l’amministrazione pubblica trovi soluzioni per rilanciare il centro urbano e storico con iniziative che siano di incentivo al “ri-abitare” le zone centrali di Sassari. E quella della caserma-residenza studentesca può essere una buona occasione per portare nuova linfa al cuore della città.

SONDAGGIO: Sei favorevole o contrario alla proposta del

Sono molti i centri storici italiani che hanno vissuto esperienze simili, da Genova a Lecce, per citarne due eclatanti - dicono i commercianti -: in tutti i casi, gli studenti hanno portato un clima positivo, pulito. Hanno creato, con la loro quotidianità, stimolo e confronto vitali per tutto il tessuto urbano coinvolto. E questo conduce poi a un interesse per l'area anche di altre categorie: nuovi residenti, operatori commerciali, nuove imprese spesso innovative; mentre da subito nuovi flussi di persone riportano vita e movimento.

La Confcommercio, quindi, condivide la proposta del sindaco e dell'amministrazione di voler ripensare il progetto dell'Ersu portandolo al Centro, nell'edificio grande erede del Castello cinquecentesco, la Caserma La Marmora, appunto.

Anche perchè, precisa il direttivo Confcommercio, «c'è la convinzione che rappresenti un errore costruire un campus periferico all'americana, per nulla in armonia con le caratteristiche di una città italiana, che ruota attorno al suo centro storico e ne condivide ineluttabilmente il declino o il rilancio». Soprattutto quando due obiettivi possono coincidere così felicemente e naturalmente: riportare vita e attività al centro, ricondurre giovani e studenti a viverlo e amarlo, con tutte le sue tradizioni e le sue caratteristiche uniche di melting pot culturale.

Ed è apprezzata anche l’idea di utilizzare quelli che Confcommercio chiama tasselli accessori: la creazione di un'area verde e un complesso sportivo dentro e attorno allo stabile ora sede del cinema Moderno. Per i commercianti «meritano incoraggiamento perchè rappresentano un’occasione splendida per ridare senso a un'area degradata, che finora non si è mai riusciti a sottrarre ad incuria ed abbandono».

Nel clima di incoraggiamento alla partecipazione dei cittadini, «di cui questa Amministrazione ha voluto fare una cifra distintiva, ci auguriamo - sottolineano gli imprenditori mercantili - che l’idea (insieme ad argomenti come "Mobilità", "Centro storico isola pedonale", "San Sebastiano", "Tempi della città" etc.) sia presto oggetto di discussione aperta, come è già stato felicemente sperimentato nel recente laboratorio partecipato per l'area del vecchio mercato».

Insomma, sul riuso del centro urbano si è aperto un dialogo tra commercianti e Comune, dopo le battaglie affrontate a seguito dell’istituzione della Ztl. Una riconquistata collaborazione che potrà portare beneficio per le scelte che la città farà per il suo sviluppo. (v.m.)

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