La Nuova Sardegna

Sassari

Caro fratello, ti regalo una casa e risparmio

Caro fratello, ti regalo una casa e risparmio

Una sorella generosa cerca il modo più conveniente per intestare un appartamento. Pro e contro della donazione

01 ottobre 2014
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Egregio Notaio, sono proprietaria di un appartamento di 100 mq circa. Io vivo con mia madre e questo appartamento l’ho dato gratuitamente dieci anni fa a mio fratello, perché ci vivesse con la sua famiglia. Ora ho deciso di regalarglielo. Può consigliarmi il modo più giusto ed economico per intestarglielo in maniera definitiva o, eventualmente, se si può fare una scrittura privata legalmente valida. In tal caso a chi devo rivolgermi per poter risparmiare un pochino, dato che finanziariamente guadagno molto poco?

Premesso che generalmente i costi del passaggio di proprietà gravano su chi riceve, il trasferimento del bene senza corrispettivo configura una donazione che, sotto il profilo fiscale, quando si conclude tra fratelli, è in genere un trasferimento meno oneroso della compravendita. L’imposta sulle donazioni, in questo caso, prevede oggi una franchigia sui primi centomila euro di valore e pertanto sconterebbe un’imposta del 6 per cento sul valore eccedente euro 100 mila, anziché del 9 per cento sul valore complessivo previste per la compravendita.

Qualora poi suo fratello possa godere delle agevolazioni prima casa, come in questo caso pare probabile, le imposte ipotecarie e catastali si applicherebbero nella misura fissa (200+200) anziché proporzionale (del 2+1%) là dove in caso di compravendita sono previste imposte di registro al 2 per cento (con un minimo di euro mile).

La donazione, trasferimento che avviene in assenza di controprestazione e per spirito di liberalità, gode peraltro di minore stabilità rispetto alla compravendita, e potrebbe essere impugnata da eventuali suoi eredi legittimari, ma anche da eventuali creditori. Per questo motivo, per quanto talvolta improbabile, oggigiorno le banche preferiscono non finanziare l’acquisto di immobili di provenienza donativa e, pertanto, suo fratello potrebbe incontrare maggiori difficoltà nella rivendita della casa che gli fosse stata donata piuttosto che di una casa che avesse comprata.

Malgrado ciò, “a caval donato...”. Va segnalato che comunque stanno oggi comparendo sul mercato forme di assicurazione che sollevano le banche dal rischio delle impugnative su ricordate e che, è notizia di questi giorni, il Governo sta ripensando ad una rivisitazione delle aliquote.

Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio Pausania

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