La Nuova Sardegna

Sassari

Bagarre in Consiglio sui Calici di stelle e per i parcometri

di Salvatore Santoni
Bagarre in Consiglio sui Calici di stelle e per i parcometri

Sorso, l’opposizione denuncia in aula sprechi e inadempienze Replica dell’amministrazione: «Falso, abbiamo risparmiato»

01 ottobre 2014
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SORSO. Metti insieme i conti di Calici di stelle e quelli dei parcheggi sulla fascia costiera, e in aula è subito bagarre. Il consiglio comunale di Sorso, nella seduta di lunedì, ha discusso due interpellanze del gruppo Unione riformista, formato dai consiglieri Michele Cossu e Gian Paolo Sanna. I due avevano denunciato quelle che considerano spese eccessive per l’organizzazione della manifestazione enogastronomica. «Abbiamo scelto la qualità con tessuti italiani, e poi i numeri corretti sono quelli che ci ha comunicato ufficialmente il Comune di Sennori», dice il sindaco Giuseppe Morghen, poi smentito a stretto giro. «Non ci risulta», dicono in coro dall’amministrazione comunale e Pro Loco sennoresi. La minoranza attacca: «Ma che sacche italiane, non hanno neanche il tagliandino dell’Ue». Duro scontro anche sul tema dei parcheggi sulla costa e dei parcometri “fantasma”.

Calici di Stelle. L’opposizione aveva parlato di oltre 4mila euro di sprechi - rispetto ai prezzi pagati dalla Pro Loco sennorese - e l’amministrazione aveva contestato i numeri ridimensionando la cifra a 2.900 euro. «In realtà per i calici abbiamo risparmiato 462 euro», precisa l’assessore alle Attività produttive, Mauro Vacca. In corso di seduta si sono alternati momenti di tensione e passaggi più distensivi.

Europol. Sempre i due consiglieri, Sanna e Cossu, qualche settimana fa avevano presentato un’altra interpellanza per chiarire la vicenda dei parcometri “fantasma” (previsti dall’appalto vinto dalla Europol ma mai installati lungo le discese a mare). L’altro punto critico, sempre in tema di parcheggi, riguardava i ritardi nei pagamenti dei canoni, prima di lunedì stimati in oltre 100mila euro. «Il 23 di luglio abbiamo chiuso un accordo con la società – ha replicato il vice sindaco e assessore al Bilancio, Marivanna Pulino – che prevede la rateizzazione del debito nei confronti del Comune».

Parcometri. «Mi hanno detto che non sono stati usati ma gli uffici procederanno in tal senso», ha aggiunto Pulino. Una risposta che ha convinto la minoranza a presentare una mozione d’urgenza in corso di seduta che vincolasse la giunta a un intervento di notifica formale delle inadempienze entro 30 giorni. Ma non c’è stato nulla da fare: sindaco e segretario comunale si sono trovati d’accordo sul rigetto della pratica. Da lì in poi lo scontro è diventato totale: da una parte le vive proteste dei due consiglieri e dall’altra il sindaco a ribadire che «non è questo un caso di primario interesse pubblico». Risultato: al Consiglio non è stato consentito di esprimersi attraverso un voto. Ed è questo il motivo principale della dura protesta della minoranza. «In totale spregio alle regole democratiche, il sindaco ha deciso per tutto il Consiglio: è un atto scorretto e del tutto arbitrario che nei prossimi giorni porteremo all’attenzione del prefetto di Sassari», annuncia il capogruppo Gian Paolo Sanna.

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