La Nuova Sardegna

Sassari

Rinnovata la tradizione di San Maurizio

di Vincenzo Masia
Rinnovata la tradizione di San Maurizio

A Ittiri una grande partecipazione nella chiesa campestre per la festa religiosa dedicata al patrono dei muratori

30 settembre 2014
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ITTIRI. Sulla vallata di Occhila, la zona che ospita la chiesa campestre di San Maurizio, patrono dei muratori, è tornato il silenzio, quello che, anche grazie alla laicità della festa, porta alla meditazione e alla riflessione su quanto rappresenta S. Maurizio per l'intera comunità ittirese. È stato il parroco di San Pietro, don Luigi Maiocchi, a ricordare ai fedeli che, nel giorno della festa, alle prime luci dell'alba, hanno raggiunto il santuario per assistere alla messa mattutina, l'importanza della figura di Maurizio, per l'intera cristianità.

«La sua testimonianza di fede – ha sottolineato il sacerdote nell'omelia – lo ha spinto fino all'estremo sacrificio. Purtroppo anche oggi assistiamo all'uccisione di nostri fratelli, nella fede. Maurizio, con la sua obbedienza al Vangelo ci insegna a essere testimoni di fede, sempre».

Nonostante le innumerevoli difficoltà, di tipo organizzativo, amministrativo e logistico, dovute alla mancanza di un comitato, l'obriere Giovanni Deriu, al quale hanno offerto collaborazione e sostegno molti ex obrieri e tantissimi amici, con la collaborazione della parrocchia, dell'Amministrazione Comunale, dell'Associazione Ippica Ittirese, della Banda Musicale Ittirese, diretta dal Maestro Marco Maiore, che per l'occasione ha composto ed eseguito un brano in onore del Santo, e del coro Boghes e Ammentos diretto da Piero Murru, ha consentito la prosecuzione della tradizione che vuole tutto il paese partecipe dei riti religiosi.

Presenti tutte le associazioni parrocchiali, in un panorama di colori, creato dai costumi tradizionali indossati dai numerosi figuranti, uomini e donne, una lunga e suggestiva processione, con in testa l'immagine di San Maurizio, portata da due fanciulle in costume, ha percorso le vie del paese per raggiungere la periferia in località “Sa Teula”, da dove, dopo un piccolo rinfresco, il corteo ha ripreso con destinazione “Occhila”.

Il bilancio della festa, sia sotto l'aspetto religioso che laico, ha mostrato ancora una volta che la fede in San Maurizio non è venuta meno, né da parte dei muratori, ma nepure da parte della gent. Molti anche i giovani che, nonostante il giorno di scuola, hanno raggiunto, a piedi, la chiesetta campestre.

L'appuntamento al settembre dell’anno venturo, quando, il nuovo obriere Gianpiero Lupinu, avrà l'onore e l'onere di portare avanti una tradizione che, la devozione degli ittiresi per San Maurizio, vedrà rinnovata, nella tradizione, così come avviene da secoli.

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