La Nuova Sardegna

Sassari

Coltivazione di droga tra alberi di arance

Coltivazione di droga tra alberi di arance

Giovane milanese arrestato dagli agenti della squadra mobile: sequestrate piante alte più di 2 metri

30 settembre 2014
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SASSARI. Una coltivazione di marijuana tra gli alberi di frutta. L’hanno scoperta gli agenti della squadra mobile della questura nel giardino di una abitazione, alla periferia della città. Nel corso dell’operazione è stato arrestato A.B., 30 anni, milanese, con l’accusa di detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente. Il giovane è stato accompagnato in questura e dopo le formalità di rito - su disposizione dell’autorità giudiziaria - trasferito nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Marijuana e arance. Nel corso dei controlli - avviati dopo alcune segnalazioni che indicavano in quella zona la presenza di una coltivazione - gli investigatori della squadra mobile hanno scoperto 14 piante alte circa due metri e mezzo (di cui la metà giunte a completa maturazione). La piantagione era ben organizzata e inserita a ridosso degli alberi di arance per non essere visibile.

Vasi in casa. Altre otto piante sono state scoperte all’interno dell’abitazione, in una zona riservata e sistemate nei vasi in attesa di maturazione. Su ciascuna era stata anche indicata la varietà della canapa indiana coltivata.

Camera da letto. Il giovane milanese arrestato aveva organizzato anche un semenzaio nella stanza da letto. Una sorta di laboratorio dotato di lampade per favorire la germinazione. In una stanza adiacente, invece, è stata scoperta una serra artigianale con impianto per favorire l’essicazione delle piante (lampade e ventilatori).

Internet fai da te. Durante la perquisizione eseguita dagli agenti della squadra mobile, A.B. ha consegnato spontaneamente semi acquistati via internet, ancora da piantare con semi “femminizzati” in grado di produrre immediatamente infiorescenze senza che sia necessario il processo di impollinazione.

Bilancino di precisione. Insieme ad altri oggetti e materiali direttamente collegabili alla coltivazione, la polizia ha sequestrato anche un bilancino di precisione, di quelli solitamente utilizzati per pesare lo stupefacente durante la fase di confezionamento delle dosi.

Uso personale. Di fronte alle contestazioni degli agenti, il giovane milanese si è giustificato sostenendo di essersi organizzato per realizzare la piantagione per solo uso personale, ma considerate le quantità e la tipologia degli impianti la spiegazione è risultata poco credibile.

Indagini. Numerosi i controlli effettuati nel territorio in coincidenza con il periodo favorevole per la raccolta delle piante di canapa indiana. Il commercio di marijuana è cresciuto notevolmente nel corso degli anni e anche in diverse aziende c’è chi ha fatto investimenti per attivare - nei terreni destinati ad altre coltivazioni - piantagioni dalle quali ricavare la sostanza stupefacente da immettere su un mercato dove la domanda è sempre molto alta. Così, ai sequestri di piantagioni importanti (con centinaia di piante) si sono affiancati altri di «iniziative medie». Tutte attività gestite in maniera professionale, studiando le diverse fasi di crescita e arrivando a un ottimo raccolto. Diverse le coltivazioni in abitazione, direttamente in vaso.

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