La Nuova Sardegna

Sassari

Asinara, belvedere per ammirare Cala Sant’Andrea

di Gavino Masia

Il progetto è del Comune ma occorre il via libera del Parco Altre piazzole potrebbero sorgere a Fornelli e Castellaccio

28 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Tra il patrimonio naturalistico e le possibilità di godere di notevoli viste paesaggistiche che può offrire il Parco nazionale dell’Asinara c’è la splendida cala di Sant’Andrea classificata zona “A” a tutela integrale e quindi vietata alla balneazione, immersioni subacquee, navigazione, ancoraggio, ormeggio e pesca.

Una risorsa che l’amministrazione comunale ha però deciso di valorizzare almeno attraverso la fruizione visiva, ossia con la collocazione di un “belvedere” dove il visitatore abbia la più completa visione della cala e scoprire visivamente, attraverso la pluralità dei punti di vista, la miglior lettura dell’ambiente circostante e allo stesso tempo un luogo per la sosta. La proposta del belvedere era stata annunciata nei mesi scorsi in commissione dal consigliere delegato alle Politiche di sviluppo dell’Asinara, Gilda Usai, con la finalità di portare i visitatori alla conoscenza dell’isola e alla comprensione di un turismo responsabile che risponda alle aspettative.

Il progetto, redatto dall’architetto Gavino Satta, deve ora passare al vaglio dell’Ente Parco per la compatibilità ambientale, ultimo passaggio prima della richiesta di finanziamento per la realizzazione dell’opera (250mila euro) all’Associazione nazionale dei comuni delle isole minori (Ancim). Il luogo dove posizionare il belvedere è stato individuato lungo la strada che attraversa tutta l’isola, in un’area priva di vegetazione e nelle vicinanze di un’area di sosta di 240 metri quadri, che sarà sistemata dalla Conservatoria delle Coste.

A Cala Sant’Andrea c’è una spiaggia di sabbia bianca lunga circa 400 metri, il mare azzurro con un fondale sabbioso e poco profondo e l’area circostante risulta planimetricamente articolata secondo un’alternanza di rocce granitiche e di macchia mediterranea.

«L’amministrazione procede speditamente nell’attuare finalità previste dal piano di fruizione e di valorizzazione del territorio e del suo “quartiere” isola dell’Asinara – ricorda il consigliere delegato Gilda Usai _– e sono molti i progetti-obbiettivo presentati nei mesi scorsi che propongono di creare sull’isola nuove prospettive di fruizione dei luoghi, di sviluppo del lavoro e di superamento delle criticità che bloccano lo sviluppo. In quest’ottica sono nati e cominciano a prender forma e contenuto i progetti “Terrazze sul mare” – prosegue –, già presentati al finanziamento del Dupim, e sono pronti i primi elaborati tecnico-progettuali relativi al percorso belvedere che renderà visivamente fruibile cala Sant’Andrea, zona dove avvenne la prima vera colonizzazione dell’isola, nel periodo medievale, con la costruzione del monastero dei monaci Camaldolesi».

Gilda Usai intende portare in commissione altre vetrine paesaggistiche e storiche come Castellaccio e punta maestra Fornelli, per realizzare belvedere in siti strategici per fruizione e rilancio turistico. «Attendo ora i risultati dello studio di fattibilità, affidato da qualche mese a degli esperti, per il rilancio della viticultura a Trabuccato – conclude Usai – e cercare quindi i finanziamenti per la riqualificazione dalla antica cantina».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative