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Cartelli e toponomastica di impronta portotorrese

Cartelli e toponomastica di impronta portotorrese

PORTO TORRES. Per chi sbarca dai traghetti di linea o da altre imbarcazioni sul Parco nazionale dell’Asinara, sia turisti che semplici visitatori, devono essere ben visibili i cartelli che indicano...

26 settembre 2014
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PORTO TORRES. Per chi sbarca dai traghetti di linea o da altre imbarcazioni sul Parco nazionale dell’Asinara, sia turisti che semplici visitatori, devono essere ben visibili i cartelli che indicano che l’isola appartiene al Comune di Porto Torres. Un ragionamento a cui l’amministrazione comunale tiene particolarmente, e la riprova arriva dall’ordinanza firmata dal comandante della polizia locale, Katia Onida, che ha previsto l’installazione della segnaletica di localizzazione del territorio nei borghi di Fornelli, Cala Reale e Cala d’Oliva. «Una segnaletica ben visibile nei tre porticcioli», sottolinea l’ordinanza, appena si mette piede sull’isola per spostarsi poi verso il luogo prescelto. In previsione c’è anche la toponomastica da inserite a Cala d’Oliva, l’ex borgo dei pescatori con 11 vie e 2 piazze, con il delegato alle politiche dell’Asinara Gilda Usai che porterà l’argomento all’attenzione delle commissioni per decidere assieme ai consiglieri quale denominazione inserire. In finale di bella stagione si comincia dunque a programmare per ricordare che è necessario identificare con segnali stradali l’appartenenza dell’isola dell’Asinara al Comune, una conferma ribadita nella recente edizione di “Asinara Aperta” con il pieno di gente nella due giorni di artigianato, gastronomia, musica e rappresentazioni. Durante l’evento, tra l’altro, non erano sufficienti le transenne del comune turritano per delimitare i percorsi e gli stand gastronomici, e si è chiesto supporto al vicino Comune di Stintino che ne ha comunque fornito delle altre. Tanta voglia di Asinara per amministratori e cittadini che vedono l’isola come risorsa occupazionale. Peccato però che gli stabili del Parco siano stati attribuiti alla Conservatoria delle Coste e questo rende difficile qualsiasi tipo di programmazione per attività turistico-ricettive, commerciali ed eventuali residenze. Almeno per il periodo estivo l’acqua dell’Asinara, grande incognita dopo la dismissione del carcere, è stata garantita dagli interventi riparatori del settore Manuntezioni: l’amministrazione ha deciso di anticipare una quota di 35mila euro per lavori di riqualificazione del servizio idrico integrato, fino alle soglie dell’autunno, investendo la società Multiservizi della soluzione dell’emergenza idrica durante i mesi estivi e autunnali. Un intervento sulle criticità più urgenti in attesa che vengano svincolati dal patto di stabilità i 4 milioni e 200 mila euro finanziati dalla Regione per l’Area di crisi. Essere padroni di casa, insomma, significa battere cassa chiedendo quanto dovuto sempre e comunque. (g.m.)

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