La Nuova Sardegna

Sassari

Trasfusioni, due milioni o si chiude tutto

di Giovanni Bua
Trasfusioni, due milioni o si chiude tutto

È allarme sui lavori necessari per l’accreditamento dei centri di Sassari, Alghero e Ozieri, obbligatorio entro il 31 dicembre

18 settembre 2014
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SASSARI. I centri trasfusionali di Sassari, Alghero e Ozieri rischiano la chiusura. Il 31 dicembre di quest’anno infatti scade il limite fissato nel 2012 dall’accordo Stato-Regioni per l’accreditamento. E, viste le gravi difficoltà logistiche presenti nelle tre strutture dell’Asl sassarese, la pratica è tutt’altro che scontata. L’allarme è lanciato dal consigliere comunale del Pd Mario Pala, che questo pomeriggio discuterà a Palazzo Ducale una mozione urgente presentata e immediatamente messa all’ordine del giorno dei lavori.

Allarme confermato dal Dg del’Asl Marcello Giannico, che proprio ieri ha preso carta e penna e scritto per la seconda volta (la prima nota è dello scorso giugno) all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, che questa mattina è atteso ad Alghero, sottolineando che per rimettere tutto in ordine servono oltre due milioni. «La necessità di conformarsi alle linee guida per l'accreditamento – spiega Giannico – richiede un importante impegno finanziario. E si scontra con l'esiguità delle risorse regionali dedicate all'accreditamento dei Servizi Immunotrasfusionali di questa Asl e con l'assenza di mezzi finanziari propri di questa azienda sanitaria».

A preoccupare più di tutti è il centro trasfusionale di Sassari, per il quale i lavori necessari costano un milione e 750mila euro a causa di una grave situazione impiantistica e strutturale. Occorre infatti intervenire non solo nei locali in cui ha sede il Centro, ma nell’intero stabile, per ottenere l’indispensabile certificazione antincendio. «A ciò si aggiunga – scrive Giannico ad Arru – il breve lasso di tempo a disposizione, sebbene siano già state avviate le attività di progettazione dei lavori di adeguamento.

Insomma «Nonostante il servizio immunotrasfusionale di Sassari – sottilinea il manager – rappresenti il più importante centro di riferimento del Nord Sardegna, sia per la lavorazione del plasma, sia per l’attuazione delle metodiche Nat per la validazione del sangue, la realtà dei fatti non può che portare ad attuare nel 2014 solo gli interventi necessari ed urgenti e a rinviare al 2015 i lavori di adeguamento strutturale ed impiantistico e di messa a norma antincendio, a seguito di specifico finanziamento regionale». Come dire: senza rinvio nessuna speranza,

Meno grave il quadro a Ozieri e Alghero, con l’Asl che sta anticipando con risorse proprie alcuni interventi. A Ozieri è indispensabile un «adeguamento degli spazi fisici» il cui costo si aggira intorno ai 25mila euro e per cui l’azienda ha comunque già previsto un crono programma che vede alcune attività indispensabili, parte delle quali già in corso.

Per il servizio Immunotrasfusionale di Alghero, ospitato nell’ospedale civile, i locali sono talmente vecchi e malmessi che la faccenda si può risolvere solo attraverso una complessa operazione che prevede entro ottobre il trasferimento del laboratorio del Centro nei nuovi locali al primo sottopiano. Il costo dell’operazione, che coinvolge anche altri servizi: 450mila euro.

«Mi corre l’obbligo, ancora una volta, di sottolineare l’urgenza e la necessità del finanziamento regionale – chiude Giannico – onde garantire sia le indispensabili condizioni di sicurezza per lavoratori ed utenti, sia la prosecuzione di un servizio essenziale per la collettività».

«Senza accreditamento si chiude – sottolinea Pala nella sua mozione – chiediamo che sindaco e giunta intervengano a tutti i livelli per scongiurare questa drammatica ipotesi».

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