La Nuova Sardegna

Sassari

Romangia Servizi: conti e Cda

di Salvatore Santoni

Attesa a Sorso per la società del Comune che sabato presenterà il bilancio e il nuovo vertice

18 settembre 2014
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SORSO. Grande attesa in Romangia Servizi per vedere il nuovo bilancio e il nuovo consiglio di amministrazione. Fiato sospeso per i lavoratori della società multiservizi, partecipata al 100 per cento dal Comune di Sorso, che non vorrebbero trovare brutte sorprese. Si attendono i conti del 2013 che - secondo indiscrezioni - sarebbero col segno più.

Ieri sera faccia a faccia del Cda con l’amministrazione prima di sgomberare gli uffici. Ma slitta a sabato l’ufficializzazione dei nuovi componenti. I numeri dicono che nel 2012 sono diminuiti i trasferimenti e cresciuti i debiti fino a superare il milione.

Bocche cucite in Comune su tutta la vicenda. Stamattina alle 9 audizione dei sindacati in commissione Bilancio per esaminare la situazione. In attesa che vengano depositati i conti 2013, i lavoratori attendono di conoscere i volti nuovi che guideranno la società. I nomi o, magari, il nome. Sì, perché la scelta dell’amministrazione comunale in questo senso non è stata esplicitata. Infatti, come prevede il decreto 90/2014, il Comune potrebbe anche nominare un amministratore (invece che 3 membri di Cda). La decisione, attesa per l’inizio di questa settimana, è invece slittata a sabato 20 settembre, giorno in cui si dovrebbe chiudere il cerchio delle consultazioni di maggioranza e ufficializzare i nuovi amministratori della Romangia.

I numeri. Sono tante le ipotesi che circolano circa i risultati conseguiti l’anno scorso. Analizzando i ricavi della società partecipata, nel periodo 2009-2012, si scopre che il Comune di Sorso è passato da un trasferimento - per effetto dei contratti di servizio stipulati - di 950mila euro (2009), al milione e 400mila euro del 2014. Un aumento che nel tempo ha però subito anche oscillazioni negative. Questi i trasferimenti anno per anno: 950mila nel 2009; 1,4 milioni nel 2010; 2 milioni al 2011; 1,4 milioni nel 2012.

I tagli. Ad oggi, l’annus horribilis è il 2012, che ha registrato il record negativo di perdita d’esercizio (circa -453mila euro), che a sua volta ha abbattuto il patrimonio netto e portato la società sotto la lente di Carlo Cottarelli, commissario nazionale alla spending review. E mentre – sempre nel 2012 – i contributi regionali si fermavano a 300mila euro (erano 774mila nel 2011), l’amministrazione del sindaco Giuseppe Morghen tagliava ulteriori 600mila euro, portando il trasferimento da 2 a 1,4milioni (un taglio del 30 per cento). Questo significa che i ricavi complessivi della società, fra gli anni 2011 e 2012, sono passati da 2,8 a 1,75milioni circa, a fronte di una riduzione dei costi totali che è passata da 2,8 a 2,1milioni.

I debiti. L’altra questione preoccupante riguarda la progressiva crescita dell’indebitamento esterno, che è passato dai 357mila euro del 2009 a oltre 1milione del 2012, segnando un picco fra 2009 e 2010 del +137,5%. Nel 2012 spuntano anche debiti verso le banche (145mila euro), probabilmente per problemi di liquidità. Ci sono anche debiti con l’erario: circa 252mila euro di Iva non versata, fra l’altro con un trend in aumento poco beneaugurante. Il “miracolo”.

Secondo le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, l’anno 2013 se non quello della svolta, dovrebbe almeno essere in positivo. Altro non fosse perché è l’anno della vendita della farmacia comunale che, dopo essere stata messa all’asta perché «creava debiti», ha fruttato qualcosa come 1,4milioni di euro (+500mila rispetto alla base d’asta). E dato che i costi legati all’avvio della farmacia sono stati imputati a carico della società in house, logica vorrebbe che stessa sorte avessero i ricavi della vendita: ecco “l’apparizione” nei conti che giustificherebbe il “miracolo” del segno più dopo una gestione negativa.

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