La Nuova Sardegna

Sassari

Appello da Tula: «I Comuni si ribellino contro Abbanoa»

di Barbara Mastino
Appello da Tula: «I Comuni si ribellino contro Abbanoa»

Iniziativa del consigliere Meloni dopo l’ennesimo disservizio Nel documento accuse agli amministratori «inerti»

18 settembre 2014
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TULA. I Comuni alzino la voce contro i continui disservizi causati da Abbanoa. È l’appello del consigliere comunale di Tula Claudio Meloni, che, a titolo personale e non a nome dell’amministrazione, si rivolge agli enti locali, alcuni dei quali sono soci del gestori unico, e anche all’assessore regionale ai Lavori Pubblici onorevole Paolo Maninchedda. L’occasione è data dall’«ennesimo» guasto che in questi giorni sta provocando disagi nel Comune di Tula: la rottura di una condotta in via Berlinguer, avvenuta lo scorso sabato 6 settembre e ancora non riparata. Un disagio che si aggiunge a quello provocato dall’«eterna perdita nella frazione di rione Sa Sia», sempre a Tula, dove i guasti si succedono in continuazione, e vengono solo rattoppati, causando l’assenza di acqua nella parte alta dell’abitato; ma anche ai disagi segnalati ogni giorno, come ben si sa, in ogni parte della Sardegna.

Meloni, facendosi anche portavoce delle numerose segnalazioni a lui stesso pervenute da un gran numero di cittadini, chiede lumi al gestore idrico Abbanoa ma anche al Comune stesso. Da giorni in via Berlinguer, all’altezza della Stazione dei Carabinieri, centinaia di ettolitri di acqua potabile vengono dispersi per strada o finiscono in due pozzetti di raccolta di acqua piovana presenti nella via. La presenza dei tombini, per fortuna, limita la pericolosità del transito, ma resta comunque il fatto che si è in presenza di un gravissimo spreco davanti al quale, come dice Meloni, non si può rimanere indifferenti. «Sono sicuro - dice il consigliere Claudio Meloni - che gli uffici comunali e i cittadini abbiano fatto le dovute segnalazioni ad Abbanoa in merito, ma sono altrettanto conscio dei tempi biblici con cui il gestore unico interviene per le riparazioni. Credo quindi sia doveroso da parte di tutte le amministrazioni pubbliche denunciare con ogni mezzo lecito il continuo spreco della preziosa risorsa acqua». La segnalazione del consigliere si trasforma quindi in una dura invettiva contro il gestore del servizio idrico ma anche contro lo stato di inerzia che ha colpito le amministrazioni pubbliche dopo il passaggio della gestione alla stessa Abbanoa avvenuto nel 2004. «È triste - dice Meloni - che un amministratore pubblico informato su un’urgenza del genere risponda “Non saprei cosa fare”, cosa che spesso capita, anche se è vero che ormai i problemi di tale natura in Sardegna sono divenuti routine, normalità».

Meloni ricorda quindi che molti Comuni sono soci del gestore pubblico Abbanoa, anche se in piccola percentuale, e che pertanto essi sono in una certa misura «responsabili di un qualcosa che allo stato attuale non funziona».

«Credo che non ci si possa arrendere o appiattire al perpetrare di tale scempio - aggiunge Meloni rivolgendo un appello agli amministratori degli enti locali, Comuni in particolare - e sono sicuro che se tutti alzassero concordi la voce qualcuno raccoglierebbe l’invito. È un appello - conclude - che come cittadino e consigliere comunale ora rivolgo anche all’assessore regionale ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, che pare stia trattando tale problematica, e non solo, con il giusto piglio».

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