La Nuova Sardegna

Sassari

Violenze a Villa Celeste, in aula i testi della difesa

di Nadia Cossu

Ieri il processo per i presunti maltrattamenti nella casa di riposo di Lu Bagnu Tre familiari: toni bruschi da parte della responsabile ma nessuno schiaffo

17 settembre 2014
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SASSARI. «Una volta ho visto una donna legata alla sedia con un pezzo di stoffa. E poi quando la sera non volevano coricarsi la Fancellu li prendeva bruscamente e li metteva a letto ma quando io le facevo notare che avrebbe dovuto essere più dolce mi rispondeva che era l’unico modo perché andassero a dormire». Ieri mattina, davanti al giudice Salvatore Marinaro, hanno testimoniato tre testi della difesa nel processo per i presunti maltrattamenti subiti dagli ospiti della casa di riposo di Lu Bagnu (Castelsardo) tra il 2008 e il 2010. La struttura venne messa sotto sequestro dopo la denuncia di un’ex dipendente che fece scattare le indagini al termine delle quali furono iscritti nel registro degli indagati Maria Rita Fancellu, 49 anni di Sennori, responsabile della residenza (assistita dall’avvocato Ettore Licheri), Rita Zolesi, di 56, rappresentante legale della società “Gruppo Celestia” e il fratello Andrea Zolesi, di 57, direttore di Villa Celeste (entrambi difesi da Alberto Spadoni). L’accusa è quella di aver maltrattato gli ospiti della residenza (in particolare gli ultimi due imputati “non impedirono l’evento nonostante l’obbligo giuridico derivante loro dalle rispettive qualità”, come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio). La Fancellu, in più, deve anche rispondere di sequestro di persona perché – come sostiene il pm Elisa Loris – avrebbe legato alle sedie e ai letti le ospiti di Villa Celeste, «privandole di fatto della libertà personale», con l’aggravante dell’età avanzata delle stesse, impossibilitate per ovvie ragioni a difendersi. Alcuni familiari degli anziani si sono costituiti parti civili con l’avvocato Marcello Loriga. In una delle precedenti udienze l’aggressività della Fancellu era emersa in modo chiaro anche dalle parole di qualche operatore socio sanitario: «Gli ospiti venivano sgridati di continuo, non si potevano alzare. La Fancellu era aggressiva, diceva loro, urlando, che erano stati abbandonati dai figli, li strattonava».

Ieri, invece, due testi della difesa hanno dichiarato al giudice di non aver mai assistito a maltrattamenti. Un ex maresciallo dei carabinieri di Valledoria – la cui mamma era ospite di Villa Celeste – ha raccontato di non aver mai notato nulla di strano nelle sue visite frequenti anche insieme ad altri familiari. Ha aggiunto che persino il cibo servito agli anziani era buono e che sua madre non si era mai lamentata. Sulla stessa linea un altro teste, dipendente della Provincia, la cui suocera alloggiava nella residenza e che ha spiegato di non aver mai assistito a episodi di violenza. Il processo è stato aggiornato al 14 ottobre.

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