La Nuova Sardegna

Sassari

Riparte la stagione delle grandi mostre

di Barbara Mastino
Riparte la stagione delle grandi mostre

Alla Pinacoteca da venerdì la personale di Lino Pes: 30 opere tra cui quelle esposte l’anno scorso al Parlamento europeo

17 settembre 2014
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OZIERI. Riparte la stagione delle grandi mostre nella Pinacoteca cittadina Giuseppe Altana, che da venerdì 19 a domenica 5 ottobre ospiterà la personale “Il viaggiatore orientale” del pittore olbiese Lino Pes. Sulla scena nazionale ed internazionale da circa 50 anni, Pes esporrà a Ozieri circa trenta dipinti realizzati nell’ultimo decennio, tra cui quelli messi in mostra nel 2013 nel Parlamento Europeo a Bruxelles. L’esposizione, di grande valore artistico e fortemente voluta dall’assessorato comunale alla Cultura, è stata curata da Mario Lai e Michele Calaresu con la collaborazione dei critici d’arte Simona Campus e Paolo Sirena. Essa sarà visitabile tutti i giorni (eccetto il lunedì) dalle 17 alle 20 insieme con la ricca collezione permanente della Pinacoteca Altana che, come si ricorderà, ospita in alcune delle sue sale il patrimonio di tele del Comune tra le quali quelle frutto delle donazioni anche recenti (come il pregevole dipinto di Costantino Spada donato di recente dal dottor Antonio Cocco). Il tutto in una location speciale, sapientemente ricostruita: cornice ideale per l’esposizione permanente e ora anche per le colorate e appassionate tele di Pes.

«Da molti anni - spiegano i curatori della mostra Michele Calaresu e Mario Lai illustrando il contenuto dell’esposizione - Pes alterna un raffinato e contemporaneo figurativo (erede della lezione dei grandi maestri sardi di inizi Novecento) ad un maturo informale; egli brilla per originalità nel panorama artistico sardo dell’ultimo trentennio, seppure egli stesso dichiara l’influenza subita dagli artisti della West-Coast americana. Le sue opere manifestano una grande intensità cromatica e compositiva, che gli hanno permesso, tra le altre cose, di esporre nel 2013 al Parlamento europeo di Bruxelles (alcune di queste opere saranno esposte a Ozieri)».

Nei suoi dipinti informali trae fonte di ispirazione dall’osservazione della natura: ne attinge i materiali che trasforma e rinnova combinandoli in nuove ed attraenti forme. Come rilevato dal critico Ivo Serafino Fenu, Pes considera la tela non solamente un luogo pittorico, quanto piuttosto una dimensione dello spirito, trascendente e immateriale. L’informale di Pes è ricco di grafismo intriso di simbologie arcane evocanti un Oriente mitico e primigenio. Pes, in fondo, è innamorato della natura, è l’amore, si sa, è spesso irrazionale ed istintivo; alla natura, perciò, egli si avvicina con il rispetto dell’uomo primitivo, che ancora sapeva scorgerne la magia. È per questo che i simboli di Pes hanno un sapore arcaico, come un alfabeto ancora da decifrare. Il colore, del quale Pes deve essere considerato un maestro, ha un ruolo fondamentale nella sua pittura: talvolta è rapido e violento come l’esplosione della passione, altre volte è delicato e malinconico. In definitiva, la visione dell’arte di Pes non lascia di certo indifferenti, semmai ci trasporta nella sua dimensione emotiva, come in un altro ieri distante. Info istituzione San Michele 079 787638.

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