La Nuova Sardegna

Sassari

Gli studenti in piazza contro la carenza di aule

di Vincenzo Garofalo
Gli studenti in piazza contro la carenza di aule

La protesta del “Margherita di Castelvì” si sposta davanti a Provincia e Comune L’assessore: «Non vedo l’ora di incontrarli per spiegare come stanno le cose»

14 settembre 2014
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SASSARI. La protesta del liceo Castelvì per la mancanza di aule straripa in piazza. Venerdì le lezioni alle ex magistrali di via Manno sono iniziate con una spiacevole sorpresa per oltre duecento studenti: nove delle 65 classi si sono ritrovate senza aule e i ragazzi con i loro insegnanti si sono dovuti accomodare in cortile. Ieri su disposizione della dirigente scolastica del liceo Margherita di Castelvì, Cristiana Piazza, le classi senza aula, diventate dieci, hanno fatto lezione nella palestra e nell’aula magna dell’istituto. Questo mentre circa 300 studenti, tutti maggiorenni, accompagnati dai docenti che in quell’orario non erano in servizio, si sono messi in corteo e hanno marciato fino a piazza d’Italia, sotto il palazzo della Provincia.

Camminata inutile, perché di sabato le stanze dell’amministrazione provinciale sono chiuse e gli uffici deserti. Allora i ragazzi si sono spinti fino a Palazzo Ducale, dove hanno inscenato un sit-in e recitato gli articoli della Costituzione italiana che sanciscono il diritto allo studio per tutti i cittadini del nostro Paese.

Il corteo è stato la prova generale della manifestazione di protesta che tutti gli studenti e i docenti del liceo Castelvì porteranno in piazza domani mattina. I ragazzi andranno a esprimere il loro disappunto ancora davanti allo Sciuti, sperando di potere essere ricevuti dal presidente della Provincia o da un assessore.

«Ma io non chiedo di meglio che poter incontrare una delegazione degli studenti del liceo Margherita di Castelvì per spiegare loro come stanno le cose e ciò che l’amministrazione provinciale ha proposto ai dirigenti scolastici come soluzione alla mancanza di aule», spiega l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Mario Campus. «I ragazzi non devono essere strumentalizzati in queste situazioni e devono sapere che la Provincia ha messo a disposizione del loro Liceo una soluzione che è stata illustrata dieci giorni fa alla dirigente scolastica. Ossia, tre classi saranno ospitate nella scuola media di corso Margherita di Savoia, praticamente attigua alla sede centrale del “Margherita di Castelvì”, mentre altre sei saranno ospitate dall’istituto tecnico commerciale di via De Carolis, all’interno del quale gli studenti delle magistrali potranno usufruire anche dell’auditorium e della palestra. Concedere al liceo tutta la sede di via De Carolis non è possibile perché lì ci sono anche le classi dell’istituto tecnico, che non posso essere spostate nell’altra sede di via Monte Grappa perché lì in corso dei lavori di ristrutturazione».

La soluzione studiata dalla Provincia non piace però alla preside del Castelvì, che dopo averla rifiutata fin dal primo momento, ora non intende tornare indietro: «Sarebbe una follia», precisa la dirigente scolastica, «non si possono organizzare le lezioni di un istituto in quattro plessi differenti. Già ora abbiamo le nostre classi sparse fra la sede centrale, la scuola media 2 e la succursale di via Istria. La Provincia sapeva dall’aprile scorso che avremmo avuto bisogno di nuovi spazi per poter svolgere le lezioni. Personalmente stimo l’assessore Campus che reputo persona onesta e leale, ma mi rendo conto che, forse schiacciato da poteri più forti, ha potuto proporre solo una soluzione dell’ultimo momento che non soddisfa per nulla le esigenze del nostro liceo».

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