La Nuova Sardegna

Sassari

Scuola, appello alla Regione: basta tagli

di Barbara Mastino
Scuola, appello alla Regione: basta tagli

L’assessore comunale all’Istruzione e i dirigenti degli istituti si ribellano alla scure prevista dai piani di dimensionamento

11 settembre 2014
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OZIERI. La riorganizzazione dei distretti scolastici vada di pari passo con la riforma degli enti locali: questo l’appello indirizzato, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, dall’assessore comunale all’Istruzione Giuseppina Sanna e dai dirigenti scolastici di Ozieri all’assessore regionale alla Istruzione Claudia Firino. Il mantenimento della presenza delle scuole nei territori delle zone interne è fondamentale per arginare lo spopolamento e ciò potrà essere possibile soltanto con «una ridefinizione dei nuovi assetti geografici e amministrativi, e quindi anche scolastici, fatta attraverso la programmazione in aree più vaste». «È evidente - si legge nella lettera - che sino a ora il dimensionamento scolastico si è tradotto unicamente in tagli indiscriminati compiuti senza una vera logica di riordino e in soppressioni e accorpamenti che hanno creato disagi e disservizi in una città e in un territorio già colpiti dalla crisi. Il risultato è stato condizionato da direttive statali (sulle deroghe) e decisioni regionali non considerano le problematiche delle aree interne. Un esempio è il dimensionamento degli istituti comprensivi, compiuto avendo come base le aree storiche e facendo riferimento all’elenco dei comuni montani degli anni Cinquanta, e conseguentemente, nell’ambito delle stesse, attuando mere operazioni di accentramento in caso di mancato raggiungimento dei parametri». Decisioni che non hanno tenuto conto delle peculiarità e che, nelle aree del Logudoro, del Goceano, dell’Anglona e del Mejlogu, hanno dato un ulteriore colpo mortale a uno spopolamento già in atto. Un declino demografico che a Ozieri ha avuto inizio con lo «smembramento del Logudoro», avutosi dopo la divisione tra le due province di Sassari e Olbia, definito «il più grave errore compiuto in passato», e proseguito con il progressivo «attacco frontale ai danni dei servizi territoriali» che ha danneggiato Ozieri, centro del territorio, e tutti i comuni che facevano riferimento a una città che in un passato non lontano era considerata quasi un capoluogo. «Ozieri - dice l’assessore Sanna - è il principale centro di riferimento del territorio interno della provincia di Sassari, svolge un ruolo di capofila rispetto a enti e uffici statali e regionali, è sede di Diocesi, di numerose banche e istituti di credito, di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado». Tutelare questo patrimonio di servizi e persone, e quindi anche di lavoro, «è la prima emergenza politica - dice l’assessore - pertanto l’elaborazione della legge di riordino istituzionale deve prevedere l’adozione di misure che affrontino di petto la situazione delle zone interne». «Se i continui tagli, soppressioni e la mancanza di una adeguata offerta formativa continueranno a pregiudicare la stessa esistenza delle scuole del territorio - dice Sanna - diverrebbero inutili gli stessi sforzi della giunta Pigliaru per gli interventi di edilizia scolastica, di cui anche le nostre scuole stanno beneficiando. Tutto questo, naturalmente, in attesa che venga scritta una legge regionale in tema di pubblica istruzione, assolutamente fondamentale, che tenga conto della specificità della nostra regione e che possa garantire l’esercizio del diritto allo studio. Rimaniamo a disposizione - conclude - per iniziare un’interlocuzione su questi temi che, ci pare, non possano essere trattati senza un attivo coinvolgimento degli enti locali».

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