La Nuova Sardegna

Sassari

Emergenza scuole, vertice in Regione

di Antonio Meloni
Emergenza scuole, vertice in Regione

Assessore e rappresentanti delle Province a caccia dei soldi per le manutenzioni bloccate dalla mancanza di fondi

11 settembre 2014
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SASSARI. Il paventato blocco delle scuole superiori sarà al centro di un vertice, stamani a Cagliari, nella sede dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione. Di fronte all’assessore Claudia Firino ci saranno i rappresentanti delle Province e il responsabile dell’istruzione in Sardegna Francesco Feliziani.

All’ordine del giorno, la situazione di emergenza legata alla mancanza di fondi previsti per i servizi esterni, tra i quali quelli relativi alla manutenzione degli edifici scolastici. Bisognerà capire se, e come, è possibile trovare una soluzione ponte in attesa del varo della sospirata manovra di bilancio dalla quale si auspica una nuova ripartizione delle risorse da destinare alle Province.

In presenza di un problema, infatti, i servizi esterni come la Multiss interverrebbero solo per le emergenze e comunque, come è stato evidenziato dai presidi, allo stato attuale mancano le condizioni per garantire la sicurezza. Nei corridoi delle scuole superiori di Sassari e provincia si respira un clima di comprensibile tensione non tanto per eventuali situazioni straordinarie. A preoccupare, infatti, sono soprattutto gli interventi di manutenzione ordinaria statisticamente più ricorrenti vista l’età media degli edifici. Ora come ora, tutti o quasi sono nelle condizioni di partire, ma è chiaro che quando migliaia di studenti entreranno a scuola e cominceranno a usare bagni, accendere luci, aprire finestre e azionare macchinari, le magagne salteranno fuori .

«Finora il rapporto con la Multiss era diretto – spiega Massimo Sechi, dirigente dell’Azuni – con una telefonata arrivava la squadra, ora i tempi saranno più lunghi perché a filtrare le chiamate sarà la Provincia e questo potrebbe creare seri problemi all’attività didattica». Non solo, bisognerà chiarire il concetto d’urgenza e capire quando un guasto rischia di fermare una scuola. Nei giorni scorsi, per esempio, due istituti, l’Alberghiero e il tecnico Devilla, sono rimasti al buio, gli operai della Multiss sono intervenuti e la situazione è tornata alla normalità. Negli uffici hanno avuto diversi problemi, ma se fosse capitato ad anno scolastico avviato le conseguenze sarebbero state più serie. «Non voglio neanche immaginare _ dice Andreina Desole, dirigente del Devilla, – cosa può capitare quando cominceremo il collaudo degli impianti di riscaldamento, che che di solito vengono fatte molto prima che arrivi il freddo e che, in mancanza di una soluzione, dovranno essere rinviate». «Si fa un gran parlare dei finanziamenti a favore di nuova edilizia scolastica _ rimarca polemicamente Rosanna Arru, dirigente di quattro istituti superiori _ dovremmo pensare invece a tenere in piedi l’esistente in maniera dignitosa». Altro problema non da poco è l’assistenza e il trasporto degli studenti disabili che, come fanno notare le dirigenti Maria Giovanna Oggiano (tecnico industriale) e Maria Paola Curreli (scientifico Spano), rientra nello stesso capitolo di spesa dei servizi garantiti dalle Province.

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