La Nuova Sardegna

Sassari

l’appello DELL’ASSESSORE

«Emergenza abitativa, la Regione intervenga»

«Emergenza abitativa, la Regione intervenga»

SASSARI. Un appello al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, affinché si adottino misure urgenti per risolvere l'emergenza abitativa nella città di Sassari. Lo firma l’assessore alle...

11 settembre 2014
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SASSARI. Un appello al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, affinché si adottino misure urgenti per risolvere l'emergenza abitativa nella città di Sassari. Lo firma l’assessore alle Politiche abitative del Comune, e coordinatore territoriale del Partito dei Sardi di Sassari, Ottavio Sanna che ritiene «inderogabile l'approdo e la discussione in Consiglio Regionale di una nuova legge che sostituisca la ormai del tutto inadeguata legge 13/89». «Tale normativa – spiega Sanna – si è infatti dimostrata inefficace nel garantire un diritto essenziale e nell'affrontare l'emergenza abitativa nell'Isola la cui risoluzione deve essere, con il Lavoro, una priorità assoluta in un programma governativo del Centrosinistra».

A dare forza all’appello i numeri, abbozzati martedì da Sanna in consiglio comunale: su 1.100 alloggi di Edilizia residenziale pubblica i quali ospitano attualmente 3100 persone, vi sono oltre 1000 richieste eccedenti, e che le domande pervenute all'Assessorato per agevolazioni sul canone d'affitto sono passate in due anni da 1500 a 2500, il tutto a fronte di una sensibile diminuzione dei fondi regionali dedicati.

«Il Pds – spiega Sanna – si adopererà a presentare le proprie proposte per promuovere riforme urgenti nella legislazione attraverso due linee prioritarie di intervento. Pianificazione per la edificazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, adeguata alla attuale emergenza abitativa. Agevolazioni e contribuzioni a persone colpite da disagio sociale o economico, con misure adeguate alle nuove realtà sociali. Tale normativa riformata dovrà tenere conto dei profondi mutamenti occorsi nel tessuto sociale e nei rapporti familiari. Si pensi ad esempio ai casi sempre più numerosi di coniugi separati uno dei quali, quasi sempre il marito, una volta allontanato dall'abitazione comune si ritrova senza un alloggio ove poter riparare».

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