La Nuova Sardegna

Sassari

Violata l’ordinanza sulle aree incolte, multati 32 trasgressori

di Gavino Masia
Violata l’ordinanza sulle aree incolte, multati 32 trasgressori

Quasi 180 controlli negli spazi pubblici e privati È invece difficile contrastare l’abbandono dei rifiuti

09 settembre 2014
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PORTO TORRES. Sono 178 gli accertamenti effettuati e più di 40 le sanzioni elevate durante il monitoraggio svolto per tutta l’estate dal nucleo Ambiente della polizia locale, che ha consentito al Comune di porre un freno al proliferare degli spazi urbani lasciati incolti, abbandonati e in condizioni di degrado. «Il rendiconto dell’attività di vigilanza nell’abitato era finalizzato a garantire l’incolumità dagli incendi estivi che potevano generarsi vista la presenza di numerose erbacce _ sottolinea il sindaco Beniamino Scarpa _, oltre alla salvaguardia della salute, causa il proliferare di agenti infestanti». Dei 178 accertamenti sui terreni incolti, 42 sono di proprietà del Comune e 136 di privati cittadini, e l’attività di prevenzione ha consentito di garantire la pulizia della quasi totalità dei terreni visitati, grazie anche alla collaborazione dei proprietari e all’intervento del personale dell’amministrazione. Per il mancato rispetto della normativa ai trasgressori sono stati elevati 32 verbali, mentre altre 10 contravvenzioni sono in fase di definizione: le aree maggiormente interessate sono state individuate nella zona C1/2, negli spazi compresi tra via della Libertà, viale delle Vigne, via Aretino e via Croce, all’Oleandro e a Serra Li Pozzi. Gli accertamenti hanno riguardato l’individuazione dei lotti di terreno e le relative proprietà attraverso i sistemi informatici catastali e di pubblicità immobiliare dell’Agenzia delle entrate. «L’acquisizione dei dati – aggiunge l’assessore all’Ambiente Gavino Gaspa – ha consentito di accrescere la nostra banca dati, al fine di favorire futuri interventi atti a mantenere un buon livello di pulizia da parte dei proprietari dei terreni: è da segnalare che gli importanti interventi della polizia locale non possono essere considerati esaustivi per la soluzione del fenomeno dell'abbandono dei rifiuti in terreni privati». Permangono, secondo l’assessore, almeno due criticità: una riguarda i proprietari delle aree che dovrebbero procedere a recintare le loro proprietà, e alle sanzioni di chi non rispetta le norme vigenti in materia, in quanto i regolamenti attualmente in atto sono superati e necessitano di adeguamenti normativi tali da consentire che eventuali sanzioni non possano essere impugnate.

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