La Nuova Sardegna

SASSARI. Il Pd mangiatutto li ha messi nell’angolo non appena vinte le elezioni amministrative, obbligandoli ad accontentarsi delle briciole di potere. Ora che il Comune di Sassari non riesce a uscire dallo stallo politico dettato dai mal di pancia dello stesso Partito democratico, i partiti minori della coalizione di centrosinistra che governa a Palazzo Ducale hanno deciso di rompere il silenzio per chiedere un riequilibrio della giunta e, non secondariamente, una pronta ripartenza della macchina comunale.

I consiglieri comunali Franco Era (Cd), Tonino Falchi (Upc), Marco Manca (Sel), Giancarlo Serra (PdS) e Gian Paolo Manunta (Idv), hanno sottoscritto e consegnato al sindaco Nicola Sanna, al presidente del consiglio e alle segreterie dei partiti, un documento politico nel quale chiedono la fine delle ostilità interne che stanno bloccando l’azione del consiglio comunale, e rivendicano una maggiore rappresentanza nella giunta Sanna. «I cittadini che hanno eletto i loro rappresentanti hanno diritto a un’amministrazione operosa ed efficiente, che svolga la propria attività con responsabilità, correttezza e serietà. Non si può prescindere dalla costituzione di organi consiliari, quali le commissioni, e dal giusto equilibrio nella composizione dell’organo esecutivo», scrivono i cinque consiglieri nel documento.

«A proposito della giunta, si può notare il fatto che al momento cinque assessori più il presidente del consiglio sono espressione di un solo partito per tredici consiglieri, mentre i nostri cinque partiti con cinque consiglieri sono rappresentati nell’esecutivo da un solo assessore. Nel precedente mandato amministrativo, i partiti minori, al contrario di oggi, erano tutti rappresentati in giunta», continua il documento. L’obiettivo è molto chiaro e la conclusione del documento è piuttosto esplicita: richiesta urgente di un confronto «non più rinviabile – puntualizzano i rappresentanti dei partiti minori – per raggiungere l’obiettivo di un giusto riequilibrio degli organi consiliari».