La Nuova Sardegna

Sassari

Boom di iscrizioni al Castelvì ed è sos aule

di Antonio Meloni
Boom di iscrizioni al Castelvì ed è sos aule

L’istituto ha avuto un incremento di 200 studenti rispetto al 2013, vertice tra assessori e dirigenti

07 settembre 2014
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SASSARI. Da una parte le ex Magistrali, dall’altra il liceo Azuni, al centro gli spazi dell’ex tecnico commerciale. L’anno scolastico non è ancora cominciato, ma tra i corridoi dei tre istituti superiori spirano già venti di guerra. La contesa sull’ipotesi di utilizzo delle aule della scuola di via De Carolis nasce dal boom di iscrizioni registrate quest’anno dal Margherita di Castelvì, che rispetto all’anno scorso ha avuto un incremento di 8 classi, come dire duecento studenti in più che devono essere sistemati prima della riapertura. Spazi che attualmente non sono nella disponibilità dell’istituto di piazza d’Armi e che devono essere ricavati al più presto per scongiurare il rischio di far slittare l’inizio delle lezioni. La questione è stata al centro di un incontro, nei giorni scorsi, tra gli assessori provinciali Mario Campus (Edilizia scolastica e patrimonio), Rosario Musmeci (Istruzione), il dirigente vicario delle magistrali Mariella Masoni e il dirigente dell’Azuni Massimo Sechi che quest’anno ha anche la reggenza dell’ex tecnico commerciale. Una discussione a tratti anche accesa da cui è emersa la possibilità di utilizzare le classi dell’ex tecnico commerciale. L’ipotesi alla quale in queste ore si lavora è dunque la seguente: per sistemare le neonate 8 classi dell’ex Magistrale si utilizzerebbero gli spazi delle Commerciali trasferendo gli studenti di quest’ultimo al tecnico Dessì di via Monte Grappa. La scuola di piazza d’Armi trasferirebbe alle ex commerciali anche la sede di via Istria rendendola disponibile per il liceo coreutico-musicale recentemente istituito all’Azuni. «Una strada certamente percorribile – spiega l’assessore Mario Campus – che potrebbe essere imboccata facilmente con un dispendio minimo di mezzi e personale». Soluzione che, però, non piace al dirigente Massimo Sechi (Azuni) che rilancia: «Per quanto mi riguarda sono disponibile a concedere una parte delle classi di via De Carolis, non tutte, e in ogni caso credo che la questione debba essere affrontata nell’ambito di una conferenza per definire in modo chiaro l’utilizzo degli spazi tenendo conto delle esigenze di tutti e nell’ottica di un impiego razionale degli istituti».

Il dirigente dell’Azuni non nasconde il fatto che nell’istituto di via De Carolis potrebbe trovare spazio il liceo musicale che da anni attende di avere una sede adeguata e conclude: «Non va dimenticato che la reggenza non mi consente di avere pieni poteri». Dal canto suo, la vice preside del Castelvì, Mariella Masoni, rimarca che l’incremento di iscrizioni è un fatto assolutamente positivo e sollecita una soluzione immediata a pochi giorni dalla riapertura dell’anno scolastico.

L’ex istituto magistrale, che da qualche anno si chiama liceo psicopedagogico, è un mastodonte diviso tra la sede centrale di piazza d’Armi, alcune classi della media numero 2 e la sede di via Istria. Comprende quattro indirizzi, scienze umane, economia-sociale, linguistico e linguistico internazionale, con numeri di tutto rispetto: 1560 studenti, 65 classi, 125 docenti di cui una trentina freschi di nomina. Una situazione potenzialmente esplosiva che rischia di saltare qualora non si riesca a risolvere il problema logistico. E mentre si aspetta con ansia la soluzione della vertenza, gli studenti fanno sapere di essere già pronti a scendere in piazza.

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