La Nuova Sardegna

Sassari

Cossoine, ancora polemiche sui “grandi eventi”

Cossoine, ancora polemiche sui “grandi eventi”

COSSOINE. «È bello stare alla finestra a guardare quelli che fuori stanno a lavorare». È la replica congiunta del Comune e della Pro loco alla nota della minoranza consiliare sui “grandi eventi”....

06 settembre 2014
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COSSOINE. «È bello stare alla finestra a guardare quelli che fuori stanno a lavorare». È la replica congiunta del Comune e della Pro loco alla nota della minoranza consiliare sui “grandi eventi”. «Dietro un computer è facile demonizzare il lavoro che Comune e Pro loco mettono in campo da anni per vitalizzare Cossoine - si legge nella nota - più difficile anche solo presentarsi a un consiglio di amministrazione della Pro loco con una proposta a viso aperto. In tale Cda infatti, siedono a pieno titolo un componente della maggioranza e uno dell’opposizione, quest’ultimo da anni perennemente assente. Ci si chiede allora come è possibile sparare a zero sul lavoro altrui e non avere il coraggio di dire la propria negli incontri ufficiali». Comune e Pro loco difendono, poi, le manifestazioni organizzate in questi anni. «Nei fatti - scrivono ancora - criticare un evento come “Meilogu, la cultura delle tradizioni”, da anni fra le manifestazioni di punta del territorio, equivale a denigrare un impegno del paese che il gruppo di opposizione - se fosse maggioranza - non sarebbe mai in grado di mettere in campo». Viene rigettata anche la tesi che verso la Pro loco vi sarebbe «un fiume di danaro pubblico». La Pro loco di Cossoine - si legge ancora nella nota - riceve, in proporzione e sulla base di un regolamento, gli stessi contributi economici delle altre associazioni». In sostanza, dicono Comune e Pro loco, con i 130mila euro in tre anni «sono state realizzate le iniziative del carnevale, del Natale e dell’estate cossoinese, Meilogu la cultura delle tradizioni, animazione e progetti educativi per bambini, festa dell’anziano, commemorazione caduti in guerra, adotta un albero, festa del disabile, laboratori vari, iniziative in collaborazione con la scuola primaria e dell’infanzia. La verità - conclude la nota - è che la minoranza non riesce ad accettare il buon governo del paese che in soli 5 anni ha consentito di realizzare una infinità di opere pubbliche». (m.b.)

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