La Nuova Sardegna

Sassari

«Una multa a Lecce? Io non so nemmeno dove si trova»

«Una multa a Lecce? Io non so nemmeno dove si trova»

Automobilista di Bono multato a “distanza”. È il secondo caso in pochi giorni dopo quello di Ossi

31 agosto 2014
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SASSARI. «Circolavo con la mia auto nella zona a traffico limitato del centro di Lecce lo scorso 13 luglio? Non credo proprio. Anche perché io Lecce non so proprio dove sia, nemmeno il quale regione si trovi». Così Michele Zingaro, residente in via Carducci a Bono, ha argomentato, non si sa con quante possibilità di successo, con il comando della polizia municipale di Lecce. Contestando la multa da 80 euro emessa lo scorso luglio perché, secondo quanto rilevato dall’agente della municipale, girava nella Ztl del capoluogo salentino alle 16.44 del pomeriggio. «Falso – tuona Michele Zingaro –. La mia auto infatti non è mai uscita dalla Sardegna. E se sostenete il contrario vi sfido a trovare con quale nave è uscita dall’isola. E inoltre, proprio nel giorno in cui avete emesso contravvenzione, io ero al Poliambulatorio di Bono per un prelievo».

Il tutto firmato e inviato al comandante del corpo di polizia municipale del Comune di Lecce. Una spedizione che difficilmente risolverà la questione. Sono decine infatti ogni anno i casi di multe emanate oltre Tirreno ad auto che non hanno mai lasciato la Sardegna. Ed è davvero raro che gli incolpevoli conducenti riescano ad averla vinta. Di solito infatti le multe arrivano per errati rilevamenti della targa da parte di vigili o ausiliari del traffico che, di fronte alla contestazione fatta al Comune o in Prefettura (come di recente è avvenuto per un pensionato di Ossi) si vedono rispondere che la rilevazione è confermata dal diretto interessato, come la sanzione erogata. Il passo successivo, in caso di mancato pagamento, è il passaggio della pratica ad Equitalia per la riscossione, con la multa che può arrivare a quadruplicarsi nel mentre. L’unica via sarebbe il ricorso al giudice di Pace, che però va fatto nella città nella quale la multa è stata erogata, spesso difficilmente raggiungibile dalle vittime di questi marchiani errori. Alla fine dunque molti finiscono per pagare. Non però Michele Zingaro, che fiero si trincera dietro la sua “salutare” ignoranza.

Lui Lecce non sa nemmeno dove sia. E la sua macchina lì non ce l’ha mai portata. Magari questo gli potrebbe costare una bocciatura a scuola, ma di sicuro non una multa. Che infatti lui di pagare non ha proprio intenzione. (g.bua)

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