La Nuova Sardegna

Sassari

Campus studenti, passano nove offerte

di Andrea Massidda
Campus studenti, passano nove offerte

Aperti i primi plichi con le proposte presentate all’Ersu per la realizzazione di una struttura ricettiva da 500 posti letto

29 agosto 2014
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SASSARI. Il progetto per la realizzazione di un campus accademico capace di portare a quota mille il numero di studenti ospitati dall’Ersu in città, fa un altro piccolo ma fondamentale passo avanti. Ieri pomeriggio, infatti, al terso piano della sede dell'Ente per il diritto allo studio universitario, una commissione tecnica nominata ad hoc ha aperto assieme alla direttrice generale dell’Ersu Maria Assunta Serra i plichi con le offerte di chi ha partecipato al bando per l'acqusizione di un’area da destinare appunto al centro residenziale per gli iscritti fuorisede. Un’operazione che vale ben 40 milioni di euro, per metà stanziati dalla Regione e per metà dall’Unione europea.

Ammessi ed esclusi. Dodici, in tutto, le proposte presentate entro il termine fissato per il primo pomeriggio dell’11 luglio scorso, anche se soltanto nove di queste sono state ritenute in grado di poter proseguire il percorso burocratico che porterà alla scelta finale: ad esempio, le due buste sigillate consegnate dalla “Casa di riposo Regina Margherita”, per quanto siano state le prime ad avere il protocollo non sono neanche state prese in considerazione proprio perché erano due. «E il bando pubblico - ha spiegato Maria Assunta Serra senza trovare obiezioni - dice chiaramente che nessun competitor può presentare più di una proposte, anche se si tratta di beni o aree differenti». Esclusa dalla gara, stavolta per questioni di inadeguata documentazione, anche la proposta della Pip Planetta. Poi la commissione tecnica composta da Emanuela Abis (docente del Dipartimento di Ingegneria di Cagliari), Antonio Zara (ingegnere e dirigente dell'amministrazione provinciale di Sassari), e Ivana Falco (funzionario della Regione nel settore Lavori pubblici) ha aperto in pubblico i plichi ritirati direttamente dalla cassaforte della sede dell’Ersu. Tra le offerte ammesse alle fasi successive (che riguardano l’esame tecnico e l’apertura delle buste con le proposte economiche) figurano quelle della società Cator (con l’ex semoleria Azzena), quella di Guido Clemente (si tratta dell’area tra la cittadella finanziaria di Piandanna e l’orto botanico) e quella dell’Università di Sassari, che dopo il Brefotrofio - edificio già bocciato in maniera preliminare - mette sul piatto un’area di tre ettari accanto al Tribunale dei minorenni.

La situazione attuale. Ora come ora l'Ersu garantisce agli universitari fuorisede che ne hanno diritto oltre 500 posti letto (precisamente 526) distribuiti in quattro distinte residenze situate in punti strategici della città, cioè vicine ai dipartimenti accademici e ben collegati con i mezzi pubblici. La casa dello studente più "antica" è quella di via Padre Manzella, inaugurata addirittura nel 1964, ma ora ovviamente dotata di camere ristrutturate con bagno privato, telefono, frigorifero e cucina al piano. Può accogliere sino a 104 studenti. Ben 144 giovani, invece, sono ospitati nella residenza costruita di recente al numero 9 di via Verona, dove all'ingresso si trovano la sala informatica, la sala studio e la sala pittura. La più grande casa dello studente è tuttavia quella di via Coppino (con 237 posti letto), accanto agli uffici del settore Diritto allo studio. Infine "Sa domo 'e sa carrera longa", in via Lamarmora, inaugurata due anni fa nel cuore del dentro storico con 41 posti letto.

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