La Nuova Sardegna

Sassari

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Appuntamento con la sagra del cinghiale

Appuntamento con la sagra del cinghiale

Fine settimana di sapori con degustazioni di buon cibo e musica per tutti i gusti

28 agosto 2014
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CARGEGHE. Quella che va a chiudere è stata per i cargeghesi un’estate ricca di manifestazioni e di attività. Vie, vicoli e piazze, nelle altre stagioni di solito immerse in un’atmosfera silenziosa, quasi ovattata, si sono rivelate chiassose e intrise di allegra spensieratezza, complici principalmente la festa patronale e, in particolar modo, la settima edizione del Sardinya Reggae Festival, che ha inondato il paese di forestieri e stranieri al seguito della musica giamaicana. I cargeghesi hanno così scoperto la bellezza dello stare insieme all’insegna della pazza gioia. Ad animare il piccolo centro della piana di Campomela sono ora, sostenuti dal patrocinio comunale, la Compagnia di Caccia Grossa e il Gruppo Folk Nostra Segnora de Contra, che da qualche giorno hanno messo in cantiere i preparativi per la quarta edizione della Sagra del Cinghiale, in programma per sabato 30 agosto a partire dalle ore 20 in Piazza Grazia Deledda.

Le due associazioni, spinte dal successo di partecipazione e presenze delle scorse edizioni, ancora una volta si rimboccano le maniche e aguzzano i sapori della tradizione per confermare e, se possibile, migliorare lo share. Il “selvatico” più ambito dai cacciatori sarà preparato dalle sapienti mani delle cuoche di famiglia e dei cuochi della “compagnia” che, nel corso degli anni, hanno scoperto e svelato tutti i segreti della cucina sarda e cargeghese in particolare giunti sino ad oggi attraverso i nonni.

Sabato 30 agosto, a partire dalle 20, in Piazza Grazia Deledda, davanti al sagrato della chiesa parrocchiale e attorno alle pietre sonore di Pinuccio Sciola, lunghe tavolate creeranno una scenografia alquanto suggestiva e stimolante. Cargeghesi e ospiti (per loro sono disponibili ampie aree di parcheggio), avvolti da un’atmosfera satura di aromi contagiosi, potranno gustare gnochetti al ragù di cinghiale, spezzatino di “cinghiale a ghisadu”, una fetta di formaggio pecorino e una di anguria, seadas, accompagnati da un buon bicchiere di vino della campagne cargeghesi, mentre, tra un assaggio e l’altro, nell’inevitabile frastuono emergeranno racconti ed avventure di caccia, conditi da gesta eroiche di cacciatori e cani. E poi tanta musica: liscio, latino americano, balli di gruppo e karaoke col dj “biondo” per salutare insieme un’estate scaccia crisi come quella vissuta quest’anno. Un’occasione da non perdere, insomma.

Pietro Simula

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