La Nuova Sardegna

Sassari

Sos da Nule: «No al taglio della caserma»

di Barbara Mastino

Il sindaco Leori scrive a Renzi preoccupato per il futuro della stazione dei carabinieri e si dice pronto alle dimissioni

27 agosto 2014
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NULE. Si paventa lo spettro della soppressione definitiva per la caserma della Stazione Carabinieri di Nule, chiusa da alcuni mesi per lavori di ristrutturazione urgenti ma non ancora riaperta. Il timore è espresso dal sindaco Guido Leori, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera con richiesta di chiarimenti e di un intervento al Presidente della Repubblica, al Premier Matteo Renzi e ai Ministri dell’Interno e della Difesa, recapitata anche al Prefetto di Sassari, al Comandante Generale dell’Arma e alle altre autorità dei carabinieri in Sardegna e nel territorio.

Nella missiva il primo cittadino illustra nel dettaglio la situazione della sede dei carabinieri di Nule, dove «i lavori di muratura sono stati completati ma ancora la caserma non è stata riaperta per consentire ulteriori adeguamenti alla struttura interna». Nel frattempo i militari sono stati spostati a Benetutti, e continuano ad assicurare il servizio di pattuglia e vigilanza a Nule, dove però manca l’ufficio; senza contare che le unità attualmente in forze alla stazione sono solamente due, mentre, come specifica il sindaco, ne servirebbero almeno sei per garantire un servizio efficiente.

Cosa sta succedendo?, si chiede quindi il primo cittadino, che pur ammettendo «che in questi mesi di chiusura della caserma di Nule il servizio è stato garantito, grazie alla buona volontà dei militari che erano assegnati a Nule» segnala che «la mancanza della Stazione è stata percepita dalla popolazione, che non ha tardato a mandare messaggi di disagio e di preoccupazione, stante anche la situazione di disagio dei collegamenti, in special modo nel periodo invernale, come se fosse uno dei tanti segnali di abbandono da parte dello Stato delle aree periferiche della Nazione».

Il sindaco descrive la situazione del paese, «1430 abitanti, geograficamente collocato alla periferia della provincia di Sassari e in stretto contatto con territori del Nuorese che hanno dimostrato storicamente notevole turbolenza», e rimarca che «la presenza della Stazione dei carabinieri rappresenta un insostituibile presidio di legalità e presenza dello Stato, a garanzia dell’incolumità e della sicurezza dei cittadini a cui le comunità come le nostre non possono rinunciare se non vogliamo continuare a creare il vuoto biologico nei nostri territori». «Pur condividendo la politica di risparmio della spesa pubblica – conclude –, non posso avvallare l’idea che siano solo i piccoli Comuni e le aree periferiche della nazione a fare i maggiori sacrifici. Come amministrazione di questo Comune non lasceremo niente di intentato per elevare la nostra protesta, sostenuti da tutti quei Comuni e popolazioni che si trovano nella nostra situazione, e in caso di chiusura siamo pronti a consegnare le nostre dimissioni nelle mani del Prefetto di Sassari».

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