La Nuova Sardegna

Sassari

Corte d’appello, a Roma si decide sui tagli delle sedi

di Giovanni Bua
Corte d’appello, a Roma si decide sui tagli delle sedi

Venerdì in Consiglio dei ministri approda la proposta sulla razionalizzazione La decisione potrebbe riguardare Sassari, anche se il ministro lo aveva escluso

26 agosto 2014
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SASSARI. Occhi aperti, aspettando il prossimo venerdì, quando il primo consiglio dei Ministri post-ferie esaminerà una serie di provvedimenti economici e di razionalizzazione della spesa nel settore della giustizia. In particolare il ministro Andrea Orlando porterà all’attenzione del governo il ddl sulla revisione dei distretti giudiziari, che prevede la soppressione di alcune Corti d’Appello che passerebbero da 26 a 20.

Nessun problema ci dovrebbe essere per la sezione distaccata di Sassari della corte d’Appello di Cagliari, la cui “salvezza” lo stesso Orlando ha garantito meno di un mese fa al sindaco Nicola Sanna.

Parole confermate, come ricorda Luca Foddai in un articolo sul suo “Sardegnadies”, dal progetto di riforma, liberamente consultabile sul sito del ministero della Giustizia, che non parla affatto di cancellazione della sede sassarese ma si limita a spiegare che: «seguendo lo schema già attuato con successo per i tribunali di potrà procedere alla soppressione delle sezioni distaccate delle corti d’Appello nel caso in cui ciò di riveli necessario per rispettare gli standard minimi di efficienza.

Parole che però non tranquillizzano del tutto, anche perché i media nazionali si sono in questi giorni lanciati nel toto-chiusura, e tutti danno per certa (pur senza citare, ne avere, nessuna conferma nemmeno vaga al riguardo) la chiusura di Sassari.

Previsione che allarma il consigliere regionale eletto nelle fila del Psd’Az Marcello Orrù, che sottolinea: «a corte d'Appello a Sassari rappresenta un servizio essenziale per i cittadini di tutto il centro e il nord della Sardegna oltrechè un importantissimo presidio dello stato sul territorio. La sua chiusura significherebbe dare l'ennesimo preoccupante segnale da Roma di uno Stato che ragiona solo sui numeri e che ancora una volta non riesce a calarsi sulle reali e concrete esigenze del territorio. La Sardegna è una regione molto vasta da un punto di vista territoriale sebbene non abbia un altissimo numero di abitanti».

«A maggior ragione chiedo che il Consiglio dei Ministri – continua il consigliere regionale – faccia uno sforzo maggiore nel cercare di comprendere le ragioni per le quali la Corte d'Appello a Sassari andrebbe salvata. La chiusura della sezione di Sassari comporterebbe maggiori costi per i cittadini e i professionisti che operano nel settore della giustizia che dal Nuorese, dalla Gallura e dal Sassarese sarebbero costretti ad avere come unico punto di riferimento Cagliari, a duecento chilometri di distanza. Ma l'aspetto che più spaventa è che passo dopo passo lo Stato smantella la sua presenza sul territorio e di conseguenza aumenta la sua distanza dai cittadini e dai loro bisogni. Dopo aver subito i gravi e recenti tagli alle forze dell'ordine (dalla Polizia Postale ai vigili del fuoco, alle stazioni dei Carabinieri) ora il Sassarese rischia concretamente di perdere anche un fondamentale presidio giudiziario come la Corte d'Appello. Chiedo pertanto al Ministro Orlando di evitarne la chiusura e allo stesso tempo mi appello alla Giunta regionale affinchè si attivi immediatamente, visti i tempi strettissimi, affinchè il Consiglio dei Ministri di venerdi prossimo non si trasformi nell'ennesima beffa alla Sardegna e ai sardi».

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