La Nuova Sardegna

Sassari

Coltivatore diretto di cannabis arrestato due volte in un anno

Coltivatore diretto di cannabis arrestato due volte in un anno

In carcere un agricoltore di 54 anni di Mores. Aveva realizzato un sofisticato impianto di irrigazione lungo 800 metri

25 agosto 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. A fine ottobre i carabinieri avevano sequestrato nella sua azienda agricola di Mores (Sassari) circa 15 chili di marijuana già essiccata e pronta per essere confezionata e spacciata. Lo scorso fine settimana Giovanni Sechi, agricoltore di 54 anni, è stato sorpreso dai militari della compagnia di Bonorva e dello Squadrone eliportato di Abbasanta a coltivare una nuova piantagione di cannabis indica per la produzione di marijuana nelle campagne del paese, in località Tola. Per lui è scattato il secondo arresto in meno di un anno, nonostante le precauzioni che il coltivatore diretto aveva adottato per irrigare le piante, attraverso un impianto lungo oltre 800 metri.

Stavolta i carabinieri hanno sequestrato un’ottantina di piante, alte fino a due metri, che gli avrebbero fruttato probabilmente una decina di chili di foglie di marijuana. Dopo l’arresto a fine ottobre, Sechi aveva patteggiato una pena di due anni e otto mesi di reclusione con la condizionale ed era rimasto in libertà. Stamane a Sassari è in corso il processo per direttissima. I carabinieri hanno colto in flagrante Sechi dopo averlo seguito, una volta localizzati i cavi di alimentazione dell’impianto di irrigazione alimentato con acqua ed energia elettrica della sua azienda. Quando l’hanno raggiunto davanti alla piantagione, l’agricoltore era intento ad azionare l’impianto. Negli ultimi anni l’attività di contrasto delle piantagione di cannabis indica nel territorio della compagnia di Bonorva ha consentito di sequestrare oltre 1.500 piante di marijuana, 20 chili di stupefacente già pronto per lo spaccio e di arrestare 10 «coltivatori diretti».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative