La Nuova Sardegna

Sassari

Un “accudiddu” di novant’anni

Un “accudiddu” di novant’anni

Il primo vincitore del candeliere di bronzo è Antonio Massimo Scotto

14 agosto 2014
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SASSARI. Suo padre, un secolo fa, faceva il secondino. Nei vari trasferimenti ha seminato 8 figli tra un carcere e l’altro e ad Antonio Massimo Scotto il 16 aprile del 1924 è toccato nascere a Lanusei, perché quello era l’anno di Badu e Carros. Però un paio d’anni dopo è stata la volta dell’Asinara e di San Sebastiano, e Antonio Massimo Scotto d’allora è diventato un sassarese doc. Così stanziale da meritarsi il nuovo premio che l’aministrazione comunale ha riservato agli accudiddi. Così questo arzillo novantenne è il primo cittadino ad aggiudicarsi il Candeliere di Bronzo. «Nella vita ho fatto l’agricoltore nel mio terreno di Prato Comunale, e poi il muratore. Ho sistemato tetti sino all’anno scorso». Nel frattempo si è sposato, e in 64 anni di matrimonio ha avuto anche 8 figli, (come da tradizione di famiglia), osservando democraticamente la parità di genere: 4 maschi e 4 femmine. Ora il numero preciso dei nipoti è difficile da ricordare, ma siamo attorno ai 25. Le nuove generazioni, in fatto di prole, si sono date una calmata. (lu.so.)

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