La Nuova Sardegna

Sassari

Corsa all’anello, stavolta Fiori ce l’ha fatta

di Mario Bonu
Corsa all’anello, stavolta Fiori ce l’ha fatta

Osilo, il quarantenne ha inseguito la vittoria per vent’anni e ora l’ha conquistata in sella a “Velluto”

14 agosto 2014
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OSILO. L’ha inseguita per vent’anni, sulla pista di via Roma, in sella al suo fido “Lampadina”, sempre fra i protagonisti assoluti, spesso sfortunato con gli spadini che si sfilavano dall’anello, altre volte ai “piani alti” della classifica: quarto nel 1996, secondo nel 2000, quarto nel 2008. E questa volta, quando ha cambiato cavallo e al posto di Lampadina ha montato il puro sangue inglese “Velluto”, è arrivata, nella maniera più limpida e convincente, con cinque centri su sette salite ed un primo posto strameritato. Così la vittoria alla Corsa all’anello di Antonio Fiori, quarant’anni il giorno di Ferragosto, di Sennori ma da sempre di casa a Osilo, è stata salutata dall’entusiasmo della folla che fino a tardi si è assiepata dietro le transenne di via Roma. Antonio si porta a casa il primo premio da 2200 euro, ma, ancora di più, per chi lo conosce, l’orgoglio di avercela finalmente fatta in quella che, fra tante imitazioni, è la più classica e la più ambita fra le corse all’anello in giro per l’isola. Gli osilesi si sono “consolati” con le tre piazze d’onore, con il secondo posto, in sella all’anglo-arabo “Viso Blu”, di Riccardo Migheli, 21 anni, ormai più che una promessa sulla pista di via Roma: 2° nel 2011, quando vinse il giovanissimo fratello Pietro, e terzo nel 2012; il terzo posto, con il sella italiano “Quarto Moro”, dell’altro giovane campione locale, Federico Palmas, 25 anni, 2° nel 2009 e 2012, terzo nel 2013; e il quarto posto, anch’egli sul sella italiano “Ombra”, di Fabrizio Canu, 25 anni, per la prima volta fra i primi quattro della gara osilese.

La gara si è svolta in un crescendo di emozioni, con il risultato finale sempre in bilico, quando la differenza di un anello poteva determinare un cambiamento radicale della classifica. E quella differenza l’ha fatta, nell’ultima salita, Antonio Fiori, cogliendo il suo quinto centro e lasciandosi alle spalle i più vicini inseguitori, che non hanno saputo fare altrettanto.

Per quanto riguarda la macchina organizzativa, c’era qualche preoccupazione, quest’anno, per via dell’assenza dell’assessore al Turismo, Salvatore Sechi, che ha sempre coordinato e sovrinteso all’intera manifestazione. L’assessore è ancora ricoverato in ospedale in seguito alla caduta da cavallo. Ma la macchina organizzativa che coinvolge decine di volontari, ha ormai acquisito tali automatismi che sa funzionare anche da sola. Ognuno sa cosa deve fare, e lo fa col piglio e la sicurezza che deriva da una esperienza di anni, per cui, alla fine, tutto ha funzionato alla perfezione. La gara è stata presentata e commentata da Angelo Masia. Presenti i bambini del Saharawi, che hanno apprezzato tantissimo la manifestazione, e conclusione con la prima edizione dei balli folk “I colli del Tuffudesu”, con gruppi di diversi centri dell’isola.

Mario Bonu

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