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Sassari

Laerru, torna l’acqua ma la rete è vecchia

Laerru, torna l’acqua ma la rete è vecchia

Sette rotture in sette giorni, Abbanoa accusa: «Acquedotto di carta velina e con vizi di costruzione»

08 agosto 2014
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LAERRU. Sette rotture in sette giorni. Le squadre di Abbanoa sono impegnate nei lavori di riparazione della condotta foranea che alimenta Laerru, interessata nell'ultima settimana da una serie impressionante di guasti che hanno causate gravi disagi per i residenti e scatenato roventi polemiche. Tanto che, per fronteggiare le esigenze dela popolazione, si è reso necessario l’intervento dei mezzi della Protezione civile e dei vigili del fuoco. Lo stesso sindaco del paese aveva messi a disposizione la potenzialità del suo pozzo privato per rifornire le autobotti e assicurare la distribuzione di acqua potabile alle famiglie.

L'ultimo intervento di riparazione da parte degli operai di Abbanoa si è concluso ieri mattina ed è stato ripristinato il flusso dell'erogazione verso il paese. È stato garantito anche l'intervento di un'autobotte di Abbanoa per far fronte alle esigenze degli abitanti.

Il gestore idrico, però, non ci sta a essere il riferimento di tutte le critiche e parla «di un acquedotto di carta velina lungo venti chilometri, con più di trent'anni d'attività e gravi vizi di costruzione fin dalla sua realizzazione».

Secondo Abbanoa, i guasti di questi giorni si sono concentrati in un tratto da «codice rosso» a ridosso di Monte Ultana, dove la condotta si trova a sei metri sotto terra con tutte le difficoltà logistiche e operative che questo comporta agli interventi di riparazione.

Intanto è stato fatto il punto sulla situazione delle progettazioni e degli interventi possibili. Sull'acquedotto dell'Anglona, infatti, si stanno definendo diversi progetti, già finanziati per oltre 4 milioni di euro, che dovrebbero consentire di eliminare le criticità: da una parte la sostituzione del tratto di condotta interessata dai fuori servizio degli ultimi giorni; dall'altra il collegamento con il potabilizzatore di Pedra Majore.

In questo modo - secondo i tecnici che hanno studiato la situazione - i centri di Laerru, Sedini, Bulzi e Santa Maria Coghinas potranno finalmente contare su una alimentazione alternativa rispetto ai pozzi di Perfugas, che attualmente garantiscono l'unico punto di rifornimento per i serbatoi comunali.

La popolazione di Laerru, dopo giorni di gravi disagi, ieri ha accolto con un sospiro di sollievo il ritorno dell’acqua che nel corso della mattinata è comparsa nei rubinetti delle abitazioni.

«Quanto durerà? Ogni volta è così, l’acqua arriva e poi scompare di nuovo. Sappiamo che è stata effettuata una riparazione che risolve il problema solo in via provvisoria, per cui abbiamo sempre la preoccupazione che da un momento all’altro si possa nuovamente cadere nell’emergenza delle ultime settimane».

La rete di «carta velina» - come sostiene Abbanona - purtroppo non aiuta a sviluppare pensieri positivi.

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