La Nuova Sardegna

Sassari

Manca l’acqua, la fornisce il sindaco

di Mauro Tedde
Manca l’acqua, la fornisce il sindaco

A Laerru dopo 6 giorni di “siccità” l’autobotte dei vigili del fuoco ha attinto dal pozzo dell’azienda di Pietro Moro

07 agosto 2014
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LAERRU. Continua l’emergenza acqua a Laerru: un intero paese dal 31 luglio scorso è praticamente messo in ginocchio da questo improvviso problema e ancora non si intravvede all’orizzonte una possibile soluzione. Una settimana senz’acqua ad agosto non è in effetti una situazione piacevole e la popolazione è ormai stanca di acquistare l’acqua in bottiglia e correre ad attingerla dalle fontane campestri per affrontare ogni necessità domestica e non solo. Pare che il tutto sia causato da un guasto verificatosi lungo la condotta idrica che da Perfugas porta l’acqua potabile in paese. Guasto che l’ente gestore Abbanoa pare stia cercando da giorni di riparare.

«Abbiamo già provveduto a denunciare la cosa al Prefetto e alle autorità competenti - sbotta infuriato il sindaco Pietro Moro, che è anche il medico del paese - innanzitutto perché è da una settimana che stiamo segnalando la situazione ad Abbanoa e persino alla direzione generale e cercando di investire del problema chi di competenza, ma stiamo ricevendo solo scarse risposte e persino discordanti con l’altra. Come al solito Abbanoa non ha minimamente provveduto a informare la popolazione o almeno il Comune del rischio di un possibile disservizio nella fornitura dell’acqua e così la gente è stata colta di sorpresa senza che potesse in qualche modo attrezzarsi per affrontare l’emergenza. Da qualche giorno è stata allertata la Protezione civile che ha messo a disposizione un mezzo dei Vigili del fuoco, dislocato a Laerru per fare la spola attingendo acqua dove è possibile per riempire almeno in parte il serbatoio comunale che rifornisce i rubinetti del paese, in località San Pietro. Ieri sino a mezzanotte oltre ai 10.000 litri contenuti nell’autobotte dei vigili del fuoco sono stati attinti altri 15.000 litri d’acqua proprio dalla sonda che si trova all’interno dell’azienda agraria del sindaco Moro e altra acqua è stata recuperata dai pozzi rurali (che erogano però solo 4 litri al secondo) e, seppur con grandi difficoltà, si è riusciti a riempire in parte il serbatoio di San Pietro che però, nel giro di poche ore, si è ritrovato di nuovo tristemente vuoto con la conseguente scomparsa della già scarsa acqua dai rubinetti delle abitazioni.

Insomma l’emergenza non sembra destinata a fermarsi in tempi brevi e i laerresi sono ormai esasperati tanto che stanno tempestando di chiamate anche la redazione della Nuova in cerca di possibili soluzioni. «Ora è toccato a Laerru - commentano rassegnati i cittadini - ma il problema potrebbe prima o poi presentarsi in altri centri considerato che l’acqua potabile che serve i paesi dell’Anglona scorre attraverso una rete colabrodo ormai antiquata e malconcia che con il caldo estivo è soggetta a rotture o a guasti per cui sarebbe auspicabile oltre anche un più assiduo controllo delle condotte anche un loro adeguamento. Ma questo, con i tempi che corrono, resta solo un sogno».

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