La Nuova Sardegna

Sassari

La rivolta di Sedini e del sindaco Ruiu: zero tasse comunali

di Mauro Tedde
La rivolta di Sedini e del sindaco Ruiu: zero tasse comunali

L’amministrazione non farà pagare l’Imu prima casa, la Tasi, l’Irpef e ridurrà la Tari con i fondi a disposizione in cassa

03 agosto 2014
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SEDINI. «Nessun moto di piazza, nessuna rivolta nonostante la miriade di tasse imposte dal governo (Tasi, Tari, Imu) e nonostante i comuni vengano ormai delegati al compito ignobile di riscuoterle». E’ l’amaro commento del sindaco Stefano Ruiu e degli amministratori comunali di Sedini che, vista la situazione, hanno deciso di adottare questo comportamento: «Lo Stato e la Regione diminuiscono i trasferimenti? E noi allora diminuiamo le tasse e azzeriamo quelle nuove, perché i soldi delle tasse imposte dal governo servono di più ai nostri concittadini. Prima delle poltrone di Roma vengono le nostre famiglie, i nostri imprenditori, i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, i giovani».

E allora a Sedini zero Imu prima casa, zero Tasi, zero addizionale Irpef e in più 50.000 dalle casse comunali per diminuire la tassa dei rifiuti. «Avremmo voluto fare di più – precisa Ruiu – ma la legge non ce lo consente. Intanto ci accontentiamo di essere uno dei paesi in cui si pagano meno tasse. La nostra amministrazione con un lavoro silenzioso e certosino è riuscita nonostante i tagli e il patto di stabilità ad evitare gli aumenti delle vecchie tasse e l’imposizione delle nuove, proprio in considerazione del momento di grave difficoltà economica che stiamo attraversando. Ci siamo chiesti – prosegue il sindaco – come avremmo potuto aiutare la nostra comunità e abbiamo studiato un metodo per far pagare meno tasse e per dare una risposta concreta alla triplice e “diabolica” tassazione Iuc (Imu, Tasi e Tari), salvaguardando l’economia delle nostre famiglie e dei nostri imprenditori e allo stesso tempo mantenendo inalterati tutti i servizi a disposizione della nostra comunità».

Nella seduta del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio si è stabilito che a Sedini non si pagherà l’Imu per la prima casa (c’e’ stato un lieve aumento per l’Imu seconde case ma nel contempo si è assimilata ad abitazione principale l’abitazione ceduta in comodato d’uso gratuito a parenti, per cui si è ampliato notevolmente il numero delle seconde case che non dovranno pagare), la Tasi è stata azzerata per un gettito complessivo di 53.000 euro aumentando il tributo alle categorie D1 e D7 (parco eolico, ripetitori Rai e telefonia mobile) e non è stata introdotta l’addizionale comunale Irpef.

Per quanto riguarda la Tari l’amministrazione anche quest’anno si è fatta carico di compartecipare con un fondo di 50.000 euro del bilancio comunale al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti.

«Solo così – ammette Ruiu – abbiamo la consapevolezza e la serenità di aver contribuito a migliorare la vita dei nostri concittadini, considerando che nella stragrande maggioranza dei comuni italiani sono costretti a pagare il salasso della Iuc».

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