La Nuova Sardegna

Sassari

Entra per rubare nel circolo privato ma finisce all’ospedale

di Gianni Bazzoni
Entra per rubare nel circolo privato ma finisce all’ospedale

Trappola fa da te: tre amici del titolare si erano nascosti per scoprire il ladro. Nella colluttazione l’uomo è rimasto ferito, poi l’arresto

03 agosto 2014
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SASSARI. È entrato in un circolo privato per compiere un furto ed è finito all’ospedale con un trauma cranico, la sospetta frattura del gomito, contusioni, ematomi e ferite in varie parti del corpo. Brutta avventura per Daniele Enas, 36 anni di Sorso, che ora è piantonato, in stato di arresto, nel reparto di terapia d’urgenza del «Santissima Annunziata» in attesa di poter essere trasferito in carcere.

L’uomo non aveva fatto i conti con la disperazione del titolare del circolo La Fontana, in via Palmaera, che stanco di subire continui furti ha chiesto a tre amici di garantire una sorta di vigilanza interna. Così venerdì notte ha chiuso il circolo intorno alle 23,30 e si è allontanato a bordo della sua auto insieme alla figlia. Poco prima delle 3 qualcuno ha forzato la grata messa a protezione della finestra del bagno e si è introdotto nel circolo. E quando ha acceso la luce per orientarsi meglio ha avuto la sorpresa di trovare i tre “guardiani” che hanno cercato di bloccarlo per avvisare la polizia.

Quello che è successo dopo deve essere ancora chiarito nei dettagli dagli agenti della sezione volanti della questura che sono intervenuti per prendere in consegna Daniele Enas (per il quale, invece, si è reso necessario il trasferimento urgente in ospedale).

Secondo il racconto dei tre amici del proprietario, Enas si sarebbe presentato armato di una sbarra di ferro (effettivamente recuperata sul posto) con la quale avrebbe minacciato e tentato di colpire più volte i tre. Nella colluttazione, ad avere la peggio è stato Daniele Enas che - nel tentativo di scappare - sarebbe anche caduto a terra.

Quando in via Palmaera è arrivata la polizia, l’uomo è stato identificato e fermato con l’accusa di tentato furto. I tre “guardiani” volontari sono stati sentiti dagli agenti e hanno raccontato l’idea della «trappola per i ladri» avuta dal titolare del circolo. Nella impossibilità di limitare i furti (diversi quelli subiti nell’ultimo periodo) l’uomo ha chiesto aiuto e ha escogitato la finta chiusura del locale, lasciando credere che la situazione fosse la stessa di tutti giorni. Insomma, campo libero per le incursioni notturne. Invece, il ladro di turno si è trovato davanti tre persone dal fisico possente, per niente preoccupate della visita di quello che poco dopo è stato identificato in Daniele Enas.

Stavolta il furto non è andato a buon fine, e sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire se l’uomo può essere coinvolto anche nei colpi messi a segno in precedenza.

Il pubblico ministero di turno ha chiesto al giudice delle indagini preliminari (che si è riservato di decidere) la convalida dell’arresto.

Daniele Enas ha avuto una prognosi iniziale di sette giorni di cure che sembrano destinati ad aumentare dopo i controlli ai quali è stato sottoposto in ospedale.

I tre amici del proprietario del circolo privato, invece, hanno riferito agli agenti di essersi solo difesi e di essere intervenuti con l’intento di bloccare il ladro. La situazione sarebbe diventata preoccupante quando Enas - armato della sbarra di ferro, come dichiarato dai tre - avrebbe cercato di colpirli più volte. La polizia ha trasmesso il rapporto al magistrato .

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