La Nuova Sardegna

Sassari

«Sic Baratz-Porto Ferro, il futuro sia condiviso»

Iniziato l’iter per redigere il nuovo piano di gestione aperto ai contributi di tutti Il sindaco Sanna: un bell’esempio di partecipazione in nome della sostenibilità

31 luglio 2014
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SASSARI. Un futuro condiviso per il lago di Baratz e Porto Ferro. Questo il faro che ha guidato l’incontro pubblico all'ex Infermeria San Pietro, nel quale si sono gettate le basi per un percorso che vedrà la partecipazione di tutta la cittadinanza nel definire le sorti del Sic Lago Baratz Porto Ferro.

L'occasione è stata la presentazione della versione preliminare del piano di gestione (pdg) del Sic, necessaria per l'aggiornamento del Piano stesso, avviato dal Comune di Sassari in accordo con la Regione, nell'ambito dei finanziamenti del Programma di sviluppo rurale per la Sardegna 2007/2013.

All'incontro hanno partecipato il sindaco, Nicola Sanna e l'assessore alle Politiche ambientali, agro, verde pubblico e decoro urbano Gianni Carbini; l'assessore all'ambiente del Comune di Alghero, Raimondo Cacciotto e Alessandro Bardi, incaricato per la redazione del Piano. All'appuntamento non sono mancati semplici cittadini così come esponenti della Provincia di Sassari, della circoscrizione dell'agro, dell'Ente Foreste, delle associazioni di categoria e del parco di Porto Conte.

Il primo cittadino ha fatto gli onori di casa e da subito ha sottolineato come la cooperazione tra i vari attori, pubblici e privati, del territorio sia fondamentale per lo sviluppo e la tutela dell'area. «Baratz è un sistema sensibilissimo. Dobbiamo costruire un progetto eliminando gli impatti negativi che possono determinare dei danni. Dobbiamo lasciare le risorse ambientali che abbiamo a disposizione in eredità per tutelare il futuro dei nostri figli. È il principio di sostenibilità, e il fatto che tutti contribuiscano alla protezione dell'ambiente è un bellissimo esempio di democrazia partecipativa» ha detto il sindaco.

L'assessore Gianni Carbini ha definito l'incontro un'occasione importante, non solo nell'ottica della conservazione dell'area, ma anche dello sviluppo economico sostenibile. «Nel settore ambientale - ha sottolineato - il messaggio che passa più frequentemente è quello del non fare, del divieto, mentre lo scopo principale del progetto è quello di trovare un equilibrio tra la tutela e lo sviluppo».

L'assessore algherese Raimondo Cacciotto ha invece posto l'accento sull'importanza dell'evento come prima occasione ufficiale di collaborazione tra il Comune catalano e quello turritano. Alessandro Bardi ha poi presentato la versione preliminare dell'aggiornamento del Piano di Gestione, illustrando tutti gli interventi previsti, le regolamentazioni, le possibili incentivazioni e i programmi di ricerca.

Tanti sono stati gli interventi dei presenti all'incontro, che hanno dato spunti di riflessione e idee da cui partire. In particolare Sergio Cossu, dell'associazione Eba giara, ha sottolineato che il Piano di gestione «non è solo uno strumento tecnico ma soprattutto politico perché la comunità locale decide del proprio sviluppo anche dal punto di vista della qualità della vita. È un luogo in cui la comunità decide del proprio futuro». Gino Correddu, presidente della Circoscrizione unica, ha espresso piena approvazione per il progetto, ribadendo che nella borgata si daranno da fare per vederlo realizzato. La fase attuale della procedura di approvazione dell'aggiornamento del Piano di Gestione prevede che chiunque sia interessato può inviare le proprie osservazioni o proposte.

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