La Nuova Sardegna

Sassari

Commissioni “large”, ok del Consiglio

di Giovanni Bua
Commissioni “large”, ok del Consiglio

La maggioranza approva il passaggio a 14 membri. Polemica l’opposizione: decisione arrogante e sbagliata

30 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Via libera con 24 favorevoli e 10 contrari alle modifiche del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. Con la maggioranza che va avanti per la sua strada dopo un lungo, e a tratti anche ruvido, dibattito, e il voto contrario delle opposizioni. Oggetto del contendere l’articolo 8 del regolamento, che riguarda la composizione delle sei commissioni permamenti. Che passano da 13 a 14 commissari ognuna, recependo il parere del ministero dell’Interno (chiesto alla fine dello scorso mandato) che chiede di tutelare la rappresentanza di tutti i gruppi, compresi quelli formati da un solo consigliere, e garantire che ogni consigliere partecipi almeno a una commissione. Dunque 5 posti ai monogruppi (tutti di maggioranza), 6 posti per i gruppi con 4 o meno consiglieri (tra cui i quattro di opposizione) e 3 posti per il Pd. Approvato poi il voto plurimo, con ogni consigliere che voterà per tutti i membri del suo gruppo. E altre due modifiche relative alla convocazione telematica-telefonica delle commissioni e la valutazione del lavoro dei presidenti e dei vicepresidenti delle commissioni ogni 30 mesi.

«Stiamo licenziando – ha spiegato il capogruppo Pd Esmeralda Ughi – una necessaria modifica del regolamento con un lavoro di soli otto giorni. Abbiamo deciso di contingentare i tempi per dare modo al consiglio e alla commissioni di lavorare nella pienezza delle sue funzioni. Nello scorso mandato ci sono stati problemi, e questo ha portato a chiedere un parere al Ministero. Che è arrivato, suffragato da una serie di sentenze del Tar. Si è partiti dunque dal diritto dei consiglieri di essere rappresentati». «Se si fosse rispettata l’indicazione del Ministero con l’attuale regolamento – ha poi spiegato il presidente del consiglio Antonio Piu – le commissioni sarebbero arrivate a 17 membri. Il regolamento andava cambiato, ed è stato fatto all’inizio del mandato, in maniera veloce, approfondita e incisiva. Non possiamo che esserne contenti».

Di diverso avviso le opposizioni. Che dopo la guerriglia degli corsi giorni in “settima” hanno denunciato in aula tutta la loro delusione. «La proposta di modifica che apparentemente sembra di snellire i lavori in realtà cambia le regole a gioco già aperto», ha attaccato Nicola Lucchi. «Quando ho letto le modifiche del regolamento mi è venuto in mente il porcellum di Calderoli – ha rincarato Antonello Sassu di Sassari Progetto Comune –. Questo regolamento lo chiamerei l’Arrogantellum. «Il vero problema è stato il metodo con cui siamo arrivati a questa decisione – ha spiegato Rosanna Arru –. Abbiamo visto la nostra proposta sparire nel nulla. Si è voluto lo strapotere numerico». «Si poteva fare di più e meglio – ha sottolineato Maurilio Murru del M5S – ed è stata persa una opportunità di cambiamento. Purtroppo non sarà l’ultima volta temiamo». «Questo è il peggior inizio di mandato che abbia visto in quattro volte che mi siedo in questi banchi – ha chiuso Giancarlo Carta di Fi– e questo regolamento che approverete da soli ne è l’ulteriore riprova».

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative