La Nuova Sardegna

Sassari

Cento telecamere incastrano gli incivili

di Antonio Meloni
Cento telecamere incastrano gli incivili

Provincia e Forestale hanno presentato i primi risultati della videosorveglianza per contrastare l’abbandono dei rifiuti

30 luglio 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una macchina accosta a bordo strada, l’autista esce, apre il cofano e, con disinvoltura, scarica sul posto alcuni voluminosi sacchi di rifiuti. Poi, risale a bordo e riparte. Non sa che quella scena è stata appena ripresa da una telecamera nascosta e che le immagini saranno presto analizzate dagli uomini del corpo forestale. La sorpresa arriverà dopo qualche giorno, quando sarà convocato per la notifica di una multa piuttosto salata: 600 euro.

Un copione che nel Sassarese si ripete ormai da circa un anno, da quando Provincia e comando della Forestale, grazie a un protocollo d’intesa siglato a settembre scorso, hanno attivato un sistema di videosorveglianza su alcune fra le aree più critiche del territorio provinciale. Ieri, nella sala giunta del Palazzo della Provincia, in piazza d’Italia, l’assessore all’Ambiente Paolo Denegri, affiancato dal comandante Sebastiano Mavuli e dal commissario Antonio Sanna, del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, hanno presentato alla stampa il bilancio dei primi dieci mesi di monitoraggio. Solo l’anno scorso, gli uomini del Servizio ispettorato ripartimentale di Sassari, hanno notificato 86 sanzioni amministrative e denunciato 25 persone alla Procura della Repubblica. «Quest’anno i valori sembrano diminuire sensibilmente – commenta soddisfatto il comandante Mavuli – se si considera che nel primo semestre sono state 46 le sanzioni e 16 le denunce in Procura, e questo è il risultato del monitoraggio avviato l’anno scorso». L’amministrazione di piazza d’Italia, infatti, aveva varato un programma di videosorveglianza con l’acquisto di 115 telecamere mimetiche di cui 70 erano poi state installate dalla Forestale sulla base delle segnalazioni trasmesse dalle stazioni sparse nel territorio provinciale.

Si tratta soprattutto di strade, cunette, aree sterrate, luoghi non molto frequentati e per questo meta di maleducati che senza alcun senso civico hanno generato, nel tempo, delle vere e proprie discariche abusive a cielo aperto. Oltre ai rifiuti “ordinari”, a bordo strada, spesso anche nei corsi d’acqua, viene abbandonato di tutto, perfino elettrodomestici e mobili, un vero scempio ambientale.

Il report della Forestale parla chiaro: si va dall’abbandono, allo smaltimento dei rifiuti con il fuoco, dalla discarica non autorizzata all’inquinamento delle acque superficiali. Immagini deleterie per una regione che fatica non poco a rimanere in vetta alla classifica internazionale delle mete turistiche più ambite. «Senza contare il danno ambientale – rimarca l’assessore Paolo Denegri – che ricade inevitabilmente sull’economia, basta un episodio come quello a offuscare l’immagine di una terra che passa per essere incontaminata e depositaria di una cultura agroalimentare straordinaria». Il fenomeno – come ha evidenziato ancora Denegri – è socialmente trasversale, cioè «non è stata individuata una categoria specifica – prosegue l’assessore provinciale all’Ambiente – e comunque è incomprensibile perché ormai la presenza degli ecocentri dà la possibilità di smaltire i rifiuti regolarmente». Per quanto riguarda le telecamere ancora disponibili, la Provincia ha fatto sapere di essere a disposizione dei Comuni che volessero installarle ed entrare concretamente a far parte di questa campagna per la tutela dell’ambiente in cui viviamo.

Il programma di sorveglianza, intanto, proseguirà anche con azioni diverse: è prevista una campagna di comunicazione che dal prossimo anno scolastico coinvolgerà anche gli studenti «perché – hanno concluso i promotori dell’iniziativa – l’informazione è sempre più importante di qualsiasi attività repressiva».

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative