La Nuova Sardegna

Sassari

FIUME SANTO

Proteste per la manodopera arrivata da altre regioni

Proteste per la manodopera arrivata da altre regioni

SASSARI. Nel polo energetico di Fiume Santo sono cominciati i primi lavori per la messa in sicurezza dei vecchi gruppi 1 e 2 a olio combustibile, fermati definitivamente alcuni mesi fa. Mancano...

29 luglio 2014
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SASSARI. Nel polo energetico di Fiume Santo sono cominciati i primi lavori per la messa in sicurezza dei vecchi gruppi 1 e 2 a olio combustibile, fermati definitivamente alcuni mesi fa. Mancano ancora le autorizzazioni definitive per la demolizione degli impianti, ma sono in atto interventi che riguardano l’eliminazione dei rischi: in particolare la rimozione dell’amianto dalle caldaie. E non mancano le proteste di lavoratori e sindacati per il fatto che gli appalti affidati da E.On avrebbero consentito alle aziende di impiegare lavoratori provenienti da altre regioni d’Italia, e questo nonostante la grave crisi occupazionale che si registra nel territorio e in Sardegna più in generale.

Secondo le prime verifiche, al momento sono due le imprese impegnate nei lavori di messa in sicurezza delle caldaie dei vecchi gruppi: la Riva & Mariani sta impiegando manodopera mista, sia locale che extraregionale, e le chiamate esterne sarebbero dovute al fatto che non è stato possibile reperire nel territorio le specialità richiesta per il trattamento dell’amianto. La Ctm - l’altra azienda che gestisce parte degli interventi - secondo i primi dati rilevati dalle organizzazioni sindacali, starebbe impiegando solo lavoratori arrivati da fuori. Quello che si sta verificando a Fiume Santo, in fondo, è quello che temevano i disoccupati e anche le imprese del territorio. Per questo è stata sollecitata una vigilanza più attenta anche da parte delle istituzioni, affinchè le opportunità occupazionali che si presentano nel territorio (ovviamente se sono presenti le qualifiche richieste) non finiscano per soddisfare richieste che giungono da altre realtà. A maggior ragione quando partiranno i lavori per la demolizione dei gruppi 1 e 2 e per le bonifiche.

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